Cronaca
28 Aprile 2015
Ferrara entra nel novero dei comuni interconnessi con il Sit

Donazione organi all’anagrafe

di Redazione | 3 min

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unnameddi Francesco Altavilla

Dopo Bologna, anche Ferrara entra nel novero dei comuni interconnessi con il Sit (Sistema informativo trapianti), che hanno attivato la possibilità per i cittadini di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione degli organi e dei tessuti al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità presso l’ufficio anagrafe, senza alcuna indicazione esplicita sul documento. Una possibilità che si aggiunge alle due già percorribili per essere iscritti al registro nazionale donazioni che erano l’iscrizione all’Aido e la compilazione del modulo di consenso alla donazione negli uffici dell’azienda Usl (due “strade” tutt’ora percorribili).

Alla presentazione dell”iniziativa erano presenti l’assessore ai servizi demografici e stato civile, Simone Merli, l’assessore alla sanità e ai servizi alla persona, Chiara Sapigni, il direttore sanitario dell’azienda ospedaliero-universitaria Eugenio Di Ruscio, il direttore sanitario dell’azienda Usl Mauro Marabini, la responsabile provinciale Aido (associazione italiana donatori organi) Elena Catozzi e l’amministratrice dell’associazione Mara Neri.

L’A.I.D.O (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule) sta promuovendo l’iniziativa introdotta dal cosiddetto Decreto “Milleproroghe” del 2009 e perfezionata dal “Decreto del Fare” del 2013, offre un’opportunità aggiuntiva ai maggiorenni che intendono esprimersi sulla donazione. In fase di richiesta o rinnovo della carta d’identità o in altra occasione recandosi agli sportelli anagrafici comunali. Ai cittadini si chiederà da parte degli operatori dell’anagrafe se intendono dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti: in caso positivo, la manifestazione confluisce direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, consultabile 24 ore su 24 dai medici del coordinamento.

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra i due assessorati coinvolti, dona ai cittadini la “possibilità di compiere un gesto significativo – ha precisato l’assessore Merli –; ci auguriamo che il capoluogo di provincia possa fungere da volano per gli altri comuni, affinché un’opportunità simile si propaghi il più possibile”. “È un’occasione unica per sollecitare, come già fatto in passato per altre iniziative, la “logica della donazione”, sarà sufficiente una firma sul modulo per essere iscritti al Registro nazionale donatori” ha commentato Chiara Sapigni, assessore alla sanità, che ha precisato come “la legislazione attuale (legge 26 febbraio 2010 n.25 e successive modifiche) lasci ai cittadini lo spazio per una esplicita adesione alla donazione, uno spazio in cui l’attività delle associazioni come Aido è fondamentale per rendere chi abbia intenzione di divenire potenziale donatore, davvero consapevole”.

Mauro Marabini, dal canto suo ha ribadito come “ la cultura della donazione si sviluppa se da parte del personale sanitario c’è una proposta adeguata di assistenza”, mentre Eugenio Di Ruscio, direttore sanitario dell’azienda ospedaliero-universitaria ha sottolineato come, nonostante l’avanzare dell’epidemiologia e delle capacità di trattamento permettano ad oggi di trapiantare organi di individui più vecchi, negli ultimi quattro-cinque anni il numero dei trapianti sia diminuito di circa il 10%. “La media regionale di donazioni, rimane comunque elevata – ha precisato Di Ruscio – attestandosi a Ferrara all’incirca sul 78% di donazioni sui donatori segnalati”.

Soddisfazione da parte delle rappresentanti dell’Aido, associazione impegnata in una “sensibilizzazione fatta tra la gente, nelle piazze, sulla strada”, che raccoglie circa 15 mila iscritti in tutta la provincia.

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