Copparo
26 Aprile 2015
Per le celebrazioni della Liberazione Faccini (Anpi) e il sindaco Rossi ricordano i valori della Resistenza

“I partigiani sognavano un mondo di pace e uguaglianza”

di Redazione | 3 min

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di Marcello Celeghini

Copparo. “I partigiani sognavano di costruire un mondo di pace e di uguaglianza che oggi, a settant’anni di distanza, ancora non c’è pienamente”. Sono le parole del rappresentante dell’Anpi copparese Michele Faccini, dal palco allestito in Piazza del Popolo, a spazzare via la mera litania commemorativa in occasione della Festa della Liberazione per dare alla Resistenza un significato vivo e attuale, per far sì che la società italiana d’oggi continui ad incarnarne i valori.

A Copparo le celebrazioni per i settant’anni della Liberazione sono andate avanti per tutta la mattinata e sono state accompagnate dalla Fanfara Mario Cardone dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Sezione di Mantova.

Spazio anche per qualche piccolo malumore per la mancata intonazione da parte dei Bersaglieri della canzone “Bella Ciao”, ma comare il vuoto ci ha pensato un gruppetto di donne al termine dell’esibizione della Fanfara.

Le iniziative hanno avuto inizio alle 10.20 con la deposizione di una corona alla lapide in memoria di Alda Costa presso la Casa della Salute, seguita dalla deposizione della corona al Sacrario del Campanile e presso la fontana dei caduti in piazza della Libertà. Il corteo celebrativo si è poi spostato in piazza del Popolo per gli interventi delle autorità alla presenza dei corpi d’arma e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche. Lì, Michele Faccini dell’Anpi sezione ‘C. Sartori’ di Copparo ha elencato tutti i copparesi che hanno partecipato alla Resistenza, alcuni di loro sono ancora vivi, un paio sono orgogliosamente presenti sul palco.

“Questa giornata è patrimonio di tutti- sottolinea Faccini-, provo dispiacere verso quella parte di Copparo che ostinatamente non ha mai voluto riconoscere il valore di questa giornata. Un valore che dobbiamo vivere e tramandare nel nostro quotidiano battendoci per la giustizia sociale e i diritti. Noi stiamo dalla parte della famiglia Aldrovandi che si è vista uccidere il suo Federico, stiamo con tutti quei lavoratori precari che vedono calpestata la loro dignità, stiamo con i barconi carichi di esseri umani che sperano in un futuro migliore, stiamo con la politica che deve essere prima di tutto condivisione. Trovo di pessimo gusto- conclude il rappresentante dell’Anpi- che oggi molti negozi, supermercati e fabbriche rimangano aperti, è il segno di una società che dimentica facilmente”.

“Oggi per ricordare il capo della Resistenza copparese Carlo Sartori- spiega il sindaco di Copparo Nicola Rossi- abbiamo deciso di diffondere una cartolina che lo raffigura a testimonianza dell’impegno di quell’uomo che, oltre a liberare Copparo, è stato uno dei primi fautori dalla ricostruzione post bellica. La democrazia e libertà infatti, diritti che noi oggi diamo per scontati, sono nate proprio dalla Resistenza. Oggi dobbiamo difendere le nostre libertà e le nostre conquiste sociali ricordando che nel mondo c’è chi in nome di un credo religioso minaccia di soffocare le conquiste della nostra società. Anche da noi non mancano però contraddizioni, occorre essere vigili. La nostra società deve avere come capisaldi l’istruzione, il benessere sociale e l’integrazione”.

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