Sport
24 Aprile 2015
I biancazzurri devono vincere per sperare nei play-off: Mattioli carica l'ambiente e parla del rinnovo di mister Semplici

Spal a Carrara per inseguire il ‘sogno’

di Federico Pansini | 9 min

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Il Presidente della Spal Walter Mattioli

Il Presidente della Spal Walter Mattioli

‘Non succede, ma se succede’. E’ questa la frase che da domenica accompagna le giornate della ferrara spallina. I biancazzurri, a tre giornate dalla fine del campionato e con 9 punti in palio, hanno ridotto grazie ad una strepitosa serie di vittorie (sette consecutive) a sole quattro lunghezze il margine dall’ultimo posto valido per la qualificazione agli spareggi promozione di fine stagione. E, come il migliore dei thriller, al terzo posto della graduatoria in lotta per il traguardo c’è la Reggiana per un ‘derby’ infuocato che da anni si estende anche al di fuori del campo e coinvolge i tifosi delle due curve.

Una sfida che in un senso oppure in un altro avrà il suo finale – anche in questo caso ‘cinematograficamente’ perfetto – il prossimo 9 maggio, in occasione dell’ultima partita della stagione regolare, che vedrà Reggiana e Spal affrontarsi al ‘Mapei stadium’.

Non ci sono molte strade per far si che il ‘derby’ possa diventare un vero e proprio spareggio e non una gara che offra solamente la possibilità di vincere per l’orgoglio: nelle due partite che precedono la sfida di Reggio Emilia, i biancazzurri dovranno fare bottino pieno contro Carrarese e Pistoiese mentre i granata dovranno necessariamente incappare in un ‘passaggio a vuoto’ contro San Marino o Lucchese.

Sullo sfondo, il Pisa a pari punti con la Spal, impegnato ad Ancona, con il Tuttocuoio e nell’ultimo turno contro il Forlì.

Insomma, quello che attende i tifosi estensi sarà un finale di campionato da batticuore, tutto da vivere. La volata decisiva parte necessariamente dalla sfida di domenica pomeriggio sul campo della Carrarese e quello che attende i ragazzi di mister Semplici si annuncia come un match impegnativo: se la Spal coltiva il ‘sogno’ play off, gli avversari di giornata sono alla ricerca di punti per allontanarsi dalla vicinissima zona play-out. Sono sette le squadre in appena due punti impegnate nella lotta per la salvezza.

In chiave di formazione, mister Semplici dovrà rinunciare nuovamente agli infortunati Gentile e Fioretti. Rientra Lazzari dal turno di squalifica e c’è pure il recupero di Cottafava, mentre rimarranno in dubbio sino a prima della gara sia Nava che Rovini, acciaccati..

Per presentare la sfida allo ‘Stadio dei Marmi’ di Carrara (fischio d’inizio alle ore 15 di domenica), abbiamo sentito il presidente biancazzurro Walter Mattioli.

«Sono giorni impegnatissimi questi – spiega -, la Spal richiede grande attenzione e lavoro 24 ore su 24. Perchè oltre agli impegni attuali siamo ovviamente già al lavoro per preparare ed organizzare al meglio la prossima stagione. Ma è chiaro che i risultati di questo entusiasmante finale di campionato fanno passare la fatica in secondo piano».

Presidente, domenica a Carrara la prima delle tre tappe che porteranno alla chiusura del campionato.

«Ed è, dal mio punto di vista, la più difficile che ci attende. I nostri avversari avrebbero meritato di non perdere, se non di vincere, contro l’Ascoli domenica scorsa. La sconfitta li ha invece messi nelle condizioni di dover lottare ferocemente per non farsi ‘risucchiare’ nel gruppone che lotta per la salvezza e quindi dobbiamo aspettarci una Carrarese che ci darà battaglia. Sappiamo allo stesso modo che noi possiamo tenere in vita il nostro ‘sogno’ in un solo modo: facendo tre punti. La partita di domenica sarà uno snodo cruciale».

Vincere renderebbe ancor più emozionante il finale di stagione..

«Sia chiaro, la Reggiana ha comunque un vantaggio non da poco perchè 4 punti è comunque un buon margine. Dovrebbe accadere un ‘miracolo’ sportivo, qualcosa di impensabile. Ma nel calcio mai dire mai, nessuno nei mesi scorsi avrebbe anche solo immaginato di poter essere a ridosso delle prime in classifica e mantenere accesa una speranza. Non sarà facile, ovviamente, ma abbiamo il dovere di provarci e di essere pronti se avremo l’occasione di avvicinarci ulteriormente alla terza posizione, considerando il ‘derby’ che ci attende all’ultima giornata. Se dovesse diventare una partita decisiva, sarebbe sicuramente bellissimo per la squadra, la società, i nostri tifosi e tutta Ferrara».

Una diapositiva: dicembre 2014, dopo la sconfitta al “Mazza” contro la Carrarese, la squadra a testa bassa lascia lo stadio tra due ali di folla inferocita. Un girone più tardi, la situazione si è ribaltata.

«E’ vero, è cambiato tutto. All’epoca arrivavamo da una serie di sconfitte consecutive, i nostri tifosi erano giustamente amareggiati e preoccupati. Oggi vincere sette partite di fila ci ha riportato in alto. Sono ovviamente felice, per tutti noi. Il merito è indubbiamente della squadra e del nostro allenatore, ma ripaga anche la società e noi dirigenti per il lavoro quotidiano che abbiamo fatto per uscire da una situazione complicatissima. E vi assicuro che è stato tanto ed impegnativo».

In settimana è arrivata la conferma: Leonardo Semplici sarà l’allenatore della Spal anche nella stagione 2015-2016.

«Nel calcio, come si dice spesso, parlano i risultati. Poi, dietro a questi, ci sono aspetti fondamentali che vanno tenuti in conto. Semplici è un allenatore molto bravo, capace di lavorare con i giovani, di farsi ascoltare ed insegnare calcio. Non ha mai fatto sentire qualche giocatore fuori dal gruppo, anzi: lo ha cementato, restituendo serenità ad una squadra che ne aveva persa. E i rapporti con la parte dirigenziale sono ottimi, perchè si tratta di una persona che sa proporre idee rispettando allo stesso modo le indicazioni dei dirigenti. Rispecchia umanamente alla perfezione quello che è il profilo della Spal, ed è una componente essenziale. Il prolungamento del nostro rapporto è una conseguenza naturale di tutta questa serie di aspetti e siamo molto felici di poter ripartire con lui anche nella prossima stagione. Il lavoro fatto in questi mesi rappresenta indubbiamente un vantaggio ai nastri di partenza».

Tornando indietro, rifarebbe le stesse scelte nell’estate del 2014?

«Sapendo quanto è successo nei mesi a venire, chiaramente no. Brevi è una ottima persona ed anche un bravo allenatore, ma è probabilmente un profilo di allenatore che non è riuscito ad allinearsi con le linee guida della società. C’è stato qualche problema di ‘comunicazione’ sin dalle primissime giornate di campionato e i risultati non hanno sicuramente aiutato. Sono errori che nel calcio si fanno, quelli delle scelte. A volte incide anche un po’ di fortuna, oltre all’intuito. Capita con gli allenatori e ovviamente con i giocatori. Ma noi sapevamo di avere costruito una squadra che poteva ben figurare in campionato, e quanto è successo in questo girone di ritorno dice che, forse, qualcosa di buono lo abbiamo anche fatto».

Semplici confermato: resterà l’ossatura dell’attuale rosa?

«Sui giocatori, tra dirigenza e il mister Semplici sono state ovviamente fatte delle rivalutazioni, in positivo, negli ultimi mesi. Quindi si, è nostra intenzione mantenere questo gruppo che ha qualità e potenziale importante e l’allenatore ci ha espresso il desiderio di poter lavorare con la stragrande maggioranza dei ragazzi che ci sono oggi. Avevo sottolineato come quello della squadra, nei momenti difficili, potesse essere un problema più psicologico che tecnico. I risultati, la mano di Semplici e il ritrovare la fiducia attraverso delle belle vittorie li hanno portati ad esprimere il loro valore, basti pensare che c’erano alcuni di loro che sino al termine del girone di andata non avevano trovato spazio e che oggi sono invece titolari inamovibili. In più gli innesti di gennaio hanno portato quel contributo che avevamo sperato puntando sui loro arrivi. Ci sono tanti ragazzi che vengono in prestito da squadre di categoria superiore: alcuni magari riceveranno richieste da categorie superiori e come giusto che sia andranno a misurarsi con quei campionati, altri, e sono molti di loro, hanno già espresso la volontà di restare a Ferrara anche nella prossima stagione e indicato la Spal come unica destinazione in caso di permanenza in Lega Pro. Da Presidente che spesso si comporta da papà di una grande famiglia, questo fa ovviamente piacere. Penso ad esempio a Togni, un giocatore importante che sta finalmente mostrando tutta la sua bravura dopo una prima parte di stagione difficile. Insomma, se lo scorso anno c’era stato uno stravolgimento della squadra, posso già dire che la prossima estate lavoreremo su un numero di innesti mirati a migliorare l’ottima intelaiatura che già è presente. E voglio anche dire due parole sull’operato del Direttore Vagnati».

Prego.

«Sono felice per i risultati che sono arrivati anche per lui, che spesso è stato criticato anche troppo frettolosamente e ferocemente. E’ inevitabile che la gente cerchi un responsabile quando le cose non vanno bene, fa parte del ruolo da dirigente che ricopriamo: io ad esempio, anche leggendo i commenti ai Vostri articoli, vengo punzecchiato per il modo di fare, a volte troppo istintivo e verace, altre volte, come detto precedentemente, da padre di famiglia che è il mio modo di intendere la gestione di una società come questa, dai più piccolini alla prima squadra. Davide però, anche davanti alle critiche, è rimasto sempre fiducioso riguardo alla squadra, convinto delle scelte che ha fatto nella costruzione della rosa. Ed è giusto che gli vengano dati meriti in questo senso: è un professionista serio, che conosce il calcio, che ha grande passione e la voglia costante di migliorare perchè è giovane ed arriva da una esperienza con la Giacomense dove, ovviamente, le aspettative erano diverse».

In città si è riacceso l’entusiasmo attorno alla Spal dopo mesi difficili.

«Il mio più grande dispiacere è quello di aver perso tanto pubblico nel momento di crisi della stagione. Spero che con gli ultimi risultati tornino a seguirci numerosi come era stato ad inizio stagione, la spinta della nostra gente può davvero essere fondamentale. So che in tanti stanno prendendo i biglietti per Carrara, i ragazzi della Curva sono unici e sono sempre stati al nostro fianco, non posso fare altro che ringraziarli. Il mio augurio è che ci sia tanto seguito in queste ultime tre partite, per riuscire a tenere vivo il ‘sogno’ che tutti abbiamo. Ed ovviamente il nostro obiettivo è quello di tenere vivo l’entusiasmo anche nel corso dell’estate ed avvicinarci alla prossima stagione con la convinzione che possa essere ancor più esaltante per i tifosi spallini».

La chiosa è sulle novità che potrebbero riguardare la Lega Pro nella prossima stagione: giovani ed orari delle gare.

«Posso anticipare che, per ferma richiesta dell’Associazione Calciatori, andrà a decadere la regola dell’età media. Le squadre dovranno avere una rosa di massimo 24 elementi, con almeno otto di questi rientranti negli ‘Under 21’ per ricevere i contributi della Federazione riguardanti i giovani. Per la formazione e i cambi, quindi, non bisognerà più rispettare i parametri anagrafici. Per quanto riguarda gli orari delle gare, anticipi e posticipi, il discorso è ancora aperto: discuteremo nelle prossime riunioni eventuali accorgimenti per permettere un corretto bilanciamento delle partite e facilitare così la presenza di pubblico negli stadi».

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