Bondeno. “Siamo contenti che Fabio Bergamini abbia deciso di prendersi a cuore il tema Start-up – afferma Massimo Sgarbi, candidato sindaco con il Pd – perché di sicuro interesse per il nostro territorio. Si tratta di un’ idea che da mesi stiamo proponendo”.
Il candidato Pd afferma, a questo proposito, di aver già incontrato Cna e Unindustria e avere in programma incontri con la Camera di Commercio e l’Università di Ferrara. “Purtroppo – sottolinea – siamo già in imbarazzante ritardo su questo tema rispetto ad altre realtà del territorio come Cento, ad esempio”.
Una piccola punzecchiatura arriva però nei confronti del candidato avversario: “Non abbiamo bisogno di scomodare Apple o Facebook, che hanno vissuto contesti storici differenti e una diversa legislatura in materia di imprese, per credere in progetti sul nostro territorio – afferma Sgarbi -. Ricordo che a pochi chilometri da noi è nato un polo biomedicale grazie alla volontà e inventiva di un giovane che negli anni ’60 avviò la prima produzione di materiali usa e getta per la trasfusione. Da quell’idea sono nate multinazionali che tutt’ora sono insediate vicino a noi e portano occupazione a molti dei nostri concittadini”.
“Abbiamo le idee chiare su dove insediare il progetto vero e proprio di incubatore d’ impresa e anche come reperire i fondi per finanziare le nascenti Start-Up innovative – prosegue il candidato Pd -, fondi che, è bene ricordare a Bergamini, in tutte le realtà in cui queste start-up sono nate, sono arrivati in larga parte da privati che hanno creduto nel progetto”. E così ancora una punzecchiattura: “Prima di addentrarsi in materie sconosciute consigliamo pertanto a Bergamini di studiare meglio l’argomento, magari contattandoci personalmente, in quanto l’investimento pubblico, come da lui prefigurato, non c’entra assolutamente nulla con il tema Start-up. Ben vengano 15mila euro che ‘in parte l’amministrazione ha già inserito in un capitolo’; ma parlando con imprenditori, commercianti, esperti abbiamo appreso che le necessità sono ben altre. Il tema è fondamentale – conclude Sgarbi -, in gioco non c’è un voto per il più bravo della classe ma il futuro del nostro territorio.”