Politica
21 Aprile 2015
Il Consiglio comunale approva lo schema, durerà 10 anni con la formula 5+5

Alloggi Erp, ok al rinnovo della convenzione ‘lunga’ con Acer

di Daniele Oppo | 3 min

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acer erp barcoDurerà 10 anni, con lo schema 5+5, la nuova convenzione tra Comune di Ferrara e Acer (Azienda case Emilia-Romagna) per la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp).

Dopo il pasticcio dell’ultima seduta – quando venne considerato mancante il numero legale che invece c’era – il Consiglio comunale ha ripreso in mano il testo della convenzione e lo schema di concessione presentati dall’assessora Chiara Sapigni e passati con 22 voti a favore (maggioranza e M5s), 5 astenuti e 2 contrari.

Il Comune di Ferrara ha 3401 alloggi Erp e la nuova convenzione tende a dare alla gestione affidata all’Acer Ferrara un margine di respiro più ampio rispetto al passato, soprattutto per programmare gli investimenti.

“Avere con Acer un tempo maggiore della concessione, 10 anni – spiega l’assessora – serve in un’ottica di legame forte con l’aziende a una possibilità per essa di programmare meglio gli interventi, oltre che renderla maggiormente responsabile per il sostentamento del servizio”.

Il rinnovo della concessione porta con sé anche “un dettagliato elenco di rapporti e relazioni tra Comune e azienda e scambio di dati in formato elettronico” che consentiranno di valutare meglio nel tempo l’efficacia della gestione. “Altro elemento di innovazione – osserva la Sapigni – è avere inserito la mediazione dei conflitti per migliorare i rapporti di convivenza: oggi è uno strumento importante, riconosciuto come fondamentale”. Nelle previsioni ci sarà anche un controllo Ise/Isee più puntuale, in modo da recuperare “risorse in termini di maggiori entrate e sanzioni e metterle per la manutenzione degli alloggi”.

La discussione ha visto anche alcuni interventi critici, soprattutto da parte dei consiglieri Francesco Rendine (Gol) e Vittorio Anselmi (Fi). Il primo ha rilevato come “risulti fonte di perplessità il fatto che gli obiettivi non siano mai specificati” e ha evidenziato in tono critico come, secondo la propria analisi “nei primi 50 delle graduatori Acer, 25 sono stranieri, quando abbiamo una percentuale di stranieri dieci volte inferiore agli italiani: vuol dire che accedono dieci volte di più gli stranieri e non è detto che nella realtà pratica gli stranieri siano più poveri degli italiani e dei ferraresi che hanno il reddito pro capite più basso in Emilia Romagna”. Altro punto critico per Rendine sarebbe l’eccesso di discrezionalità lasciato ai dirigenti nella gestione del patrimonio edilizio del Comune.

Anselmi ha invece rilevato come la durata decennale della convenzione risulti “estremamente penalizzante: non sappiamo quali saranno le condizioni del 2025. Se esiste una possibilità di aprire un mercato rispetto a questa attività, una convenzione di 10 anni la inibisce del tutto”.

Il sindaco Tiziano Tagliani è intervenuto in sede di dichiarazioni di voto, rispondendo alle perplessità dei consiglieri di opposizione (fra i quali anche Giampaolo Zardi di Fi) e sottolineando come Acer non gestisca il patrimonio a propria discrezione ma sulla base di un bilancio preventivo votato dai Comuni “di diverso colore, che finora non hanno rinunciato a questo strumento”.

Il sindaco ha anche evidenziato la natura politica della scelta: “Abbiamo fatto scelta politica ben precisa insieme a Comuni di San’Agostino, Bondeno, Comacchio – afferma il sindaco, evidenziando i differenti colori delle amministrazioni coinvolte -. Non abbiamo scelto uno strumento privato perché tutti i margini di guadagno legittimi preferiamo metterli dentro la manutenzione. In un momento come questo – spiega ancora Tagliani -, esternalizzare una parte del patrimonio costituirebbe una ragione per il privato per cacciare alcune centinaia cittadini che non verrebbero ne a casa vostra ne a casa mia ma sarebbero famiglie che troveremmo per la strada”.

Un chiarimento, infine, è arrivato anche sulla durata e sulle condizioni di rinnovo della convenzione sia da parte dell’assessora che dal sindaco: i 10 anni previsti servono ad Acer per programmare gli investimenti (alcuni dei quali, ha spiegato Tagliani, arrivano attraverso l’accensione di mutui) e la durata della convenzione è da intendersi nella formula 5+5, con la predisposizione di report trimestrali, semestrali e annuali. “Alla fine dei cinque anni – afferma Tagliani – se non ci saranno i presupposti non rinnoveremo”.

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