Eventi e cultura
17 Aprile 2015
In programma una giornata di visite guidate al cantiere per scoprire il punto dei lavori

Festa del Libro Ebraico, “trampolino di lancio per il Meis”

di Elisa Fornasini | 4 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERADibattiti, convegni internazionali, incontri con gli autori, concerti, laboratori didattici, proiezioni cinematografiche, degustazioni, visite guidate, una mostra, un premio: la sesta edizione della Festa del Libro Ebraico in Italia sarà un evento a 360 gradi che ruoterà intorno ai libri e al testo fondante della religione ebraica, con la mostra “Torah fonte di vita” esposta al museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Il cuore pulsante dell’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Meis con il supporto di Ferrara Fiere, sarà appunto la fornita libreria tematica che dal 25 al 28 aprile al chiostro di San Paolo, proporrà oltre 5mila testi di autori ebrei o su temi della tradizione ebraica, editi da 157 case editrici. Una quattro giorni che non ruoterà solo attorno ai libri ma a tanti altri eventi collaterali per scoprire la cultura ebraica italiana attraverso il racconto della storia di una minoranza che, da sempre, è legata da una relazione feconda e indissolubile con l’Italia sul piano culturale, civile, sociale ed economico. Basti pensare che gli ebrei sono arrivati a Roma prima del Papa.

“La sesta Festa del Libro Ebraico in Italia sarà un’edizione ancora più importante – annuncia il vicesindaco Massimo Maisto – perché rappresenta un trampolino di lancio verso il rafforzamento del grande cantiere del Meis”. In effetti manca poco alla chiusura del primo lotto dei lavori: “Entro maggio – fa sapere Carla Di Francesco, dirigente generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – consegneremo il cosiddetto ‘cantierone’, il cantiere di recupero del corpo C, che ci darà spazi espositivi permanenti e un museo in funzione”. Ma all’appello mancano ancora 24 milioni. “Il primo lotto è finanziato in tutte le sue parti – rendiconta Di Francesco – ma per completare il grande progetto servono altri stralci che devono ancora esseri finanziati e si aggirano intorno ai 24 milioni”. Per vedere con i propri occhi a che punto sono i lavori, e per immaginarsi come sarà in futuro grazie all’installazione di prospettive ed immagini, domenica 26 aprile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 si susseguiranno delle visite guidate al cantiere del Meis.

“Le visite guidate permetteranno di raccontare e mostrare il ruolo del Meis come luogo di testimonianza di ciò che è stato e incubatore di nuove idee di quello che sarà – dichiara Maisto -. Per Ferrara è un grande onore ma anche una grande responsabilità accogliere un museo nazionale per recuperare la millenaria storia dell’ebraismo italiano e per lavorare sulla Shoah, stimolando lo Stato a presentare scuse ufficiali, finora mai arrivate”. Obiettivi che verranno portati avanti con un ricco e vario programma di eventi che racconteranno gli aspetti culturali della vita ebraica italiana, “di cui ancora oggi ci sono dei nodi irrisolti”. A parlare è il presidente della Fondazione Meis Riccardo Calimani, che ha recente firmato insieme al rabbino di Milano, un appello per chiedere la rimozione del busto di Gaetano Azzariti dalla sede della corte costituzionale. “Lo sviluppo culturale del paese – commenta Calimani – non può prescindere dall’attenzione verso le minoranze, come gli ebrei, che sono arrivati a Roma prima del Papa”.

La Festa sarà inaugurata alla “Notte bianca ebraica d’Italia” (partenza sabato 25 aprile alle 21 presso il chiostro di San Paolo), quest’anno declinata come “Omaggio alla libertà”: quella che, dopo anni di persecuzioni, deportazioni, prigionia, morte, fu riconquistata esattamente 70 anni fa. Proprio nei luoghi ferraresi della costrizione, rappresentati per antonomasia dal ghetto, si svilupperà una passeggiata nella Ferrara ebraica, con approdo finale in via Piangipane 81, dove sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Torah fonte di vita”, per un’eccezionale apertura notturna. Tra gli altri eventi clou: presentazione degli atti del convegno internazionale di studi “Conversos, marrani e nuove comunità ebraiche nella prima età moderna” (lunedì 27 alle 11); confronto su un inedito “Bartali il Giusto” (domenica 26 alle 10); confronto tra Enrico Mentana e Pierluigi Battista sul tema “Ebrei e fascismo: nuovi punti di vista” (domenica 26 alle 15.17); convegno internazionale di lunedì 27 e martedì 28 su “I paradigmi della mobilità e delle relazioni. Gli ebrei in Italia” in memoria di Michele Luzzati.

Grande attesa per la quarta edizione del “Premio di Cultura Ebraica Pardes” assegnato domenica 26 alle 11.30 al Premio Nobel per la letteratura Patrick Modiano, allo scrittore Samuel Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz, e alla storica Anna Foa. Ma non mancheranno i concerti (Raiz degli Almamegretta e l’orchestra e del coro giovanile “J. Turolla” di Ariano nel Polesine), visite guidate nei suggestivi luoghi della Comunità Ebraica locale e degustazioni della cucina ebraica.

“La cosa che colpisce di più di questa manifestazione – afferma Sabina Magrini, segretario Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna – è che è impostata come una festa e, come tale, è sia un’occasione festosa che un momento di riflessione. Un momento magico in cui si inserisce il progetto ‘Museo Ferrara’ per la creazione di un museo online diffuso, che rinsaldi il legame tra la città e il museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Questa iniziativa – conclude Magrini – permetterà di legare il Meis con l’Emilia Romagna e l’Italia intera grazie alle moderne tecnologie che hanno già permesso la digitalizzazione integrale dei 1700 libri ebraici contenuti alla biblioteca Palatina di Parma”.

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