16 Aprile 2015
Buoni risultati per l'Ateno estense dal rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale

Unife, un laureato su due trova lavoro in tre anni

di Redazione | 3 min

unnamed (22)Presentato oggi il XVII rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. Sono 5.062 i laureati dell’Università di Ferrara coinvolti nell’indagine, tra questi 1.717 laureati triennali e 601 laureati magistrali biennali usciti da Unife nel 2013 e intervistati dopo un anno.

Più che soddisfacenti i risultati ottenuti da Unife che confermano la sua elevata e qualificata didattica che consente ai laureati tassi di occupazione superiori alle medie nazionali. L’indagine ha coinvolto a livello nazionale quasi 490mila laureati di tutte delle 65 Università aderenti al Consorzio.

I laureati di Ferrara del 2013 alla prova del lavoro. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali è pari al 50%, un valore superiore alla media nazionale (41%). Tra gli occupati triennali dell’Università di Ferrara, il 39% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 10% coniuga la laurea magistrale con il lavoro.

Chi continua gli studi con la laurea magistrale è circa il 42% (la media nazionale è del 54%): il 31% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre, come si è detto, il 10% studia e lavora. Il 14%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea magistrale, si dichiara alla ricerca di lavoro.
Il lavoro stabile – contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo (lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.) – coinvolge, a un anno dalla laurea, 30 laureati occupati su cento di primo livello di Ferrara (la media nazionale è del 33%). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 69,5% (prevalentemente con contratti a tempo determinato, mentre l’8% è senza contratto). Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 1.020 euro mensili netti. A livello nazionale è di 1.008 euro.

L’analisi deve tenere conto della quota, tutt’altro che irrilevante, di giovani che continuano gli studi, rimandano cioè al post laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro.

Cosa avviene, dunque, ai laureati magistrali a un anno dalla laurea? A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 61% dei laureati, un valore superiore alla media nazionale del 56%. Il 16% dei laureati continua la formazione (a livello nazionale è il 14%). Chi cerca lavoro è il 23% dei laureati magistrali di Ferrara, meno del totale dei laureati che è il 30,5%. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 35,5 laureati occupati su cento di Ferrara, poco più della media nazionale (34%). La precarietà riguarda il 63,5% del collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato; mentre i senza contratto sono il 4%). Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.123 euro mensili netti, contro i 1.065 del complesso dei laureati magistrali.

Tendenze del mercato del lavoro nel medio periodo: esiti occupazionali a cinque anni dal titolo. Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano.

I laureati biennali magistrali di Ferrara del 2009, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 587, con un tasso di risposta del 80%.

L’83% è occupato, valore lievemente superiore alla media nazionale, pari all’81%. Il 5,5% risulta ancora impegnato nella formazione (è il 6,5% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è l’11% contro il 12% del complesso dei laureati.

La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 73% degli occupati (è il 70% a livello nazionale).

Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.392 euro mensili netti (sono 1.356 euro a livello nazionale).

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