Comacchio
17 Aprile 2015
Osti: "La mancata realizzazione è una grave penalizzazione". Vitali: "La vecchia Romea è insufficiente"

Grandi opere senza la E55. Confesercenti e Ascom non ci stanno

di Redazione | 3 min

statale romeaGrande delusione è stata espressa dalla Confesercenti e dall’Ascom alla notizia dell’esclusione della E55 dal piano delle grandi opere. Il nuovo programma per le infrastrutture ha infatti tagliato in maniera drastica il programma della Legge Obiettivo e a finire sotto la “mannaia” del ministro Delrio vi è stato anche l’ammodernamento dell’asse viario E45-E55.

Nel novembre dell’anno scorso, il Cipe aveva dato via libera al potenziamento della E45 che si sarebbe dovuta trasformare in autostrada, e al nuovo itinerario autostradale che si sarebbe dovuto chiamare Nuova Romea, E55, un percorso di circa quattrocento chilometri che avrebbe collegato Orte a Mestre.

Il progetto è stato considerato da molto strategico perché facilitava l’accesso ad una zona votata al turismo come la Costa emiliano romagnola, per cui molto trafficata, garantendo tutti gli standard di sicurezza che ad oggi, la nota Romea, non è più in grado di garantire: ne sono conferma il numero altissimo di incidenti che si registrano annualmente su questa strada.

Per il direttore di Confesercenti Ferrara, Alessandro Osti, “ l’E55 è un’opera strategica, di cui si parla ormai da decenni. Lo sviluppo economico del territorio non può prescindere dai suoi collegamenti e dalle infrastrutture. Stiamo parlando fra l’altro di un territorio che non è nemmeno coperto dalla ferrovia. La mancata realizzazione è una grave penalizzazione, soprattutto dal punto di vista turistico, della nostra costa e delle imprese che vi lavorano. Ancora oggi l’unica arteria che collega i Lidi con Venezia è la Romea, una arteria inadeguata oltre che pericolosa come testimoniano i frequenti incidenti che accadono”. Prosegue il presidente della Confesercenti del Delta, Roberto Bellotti, che afferma: “Auspichiamo che sindaco di Comacchio, presidente della Provincia, i nostri consiglieri regionali e parlamentari, trasversalmente e unitamente intervengano affinchè ci affianchino nel sostenere il reinserimento della E55 tra le opere prioritarie. Ne va della tenuta della nostra economia, dove già il livello di disoccupazione è il più alto del nord del Paese”.

La protesta arriva anche dall’Ascom Comacchio, attraversole parole del presidente Gianfranco Vitali. “Come presidente di Ascom Confcommercio Comacchio ed operatore del settore turistico – dice Vitali – esprimo tutta la mia profonda preoccupazione per la notizia che il rammodernamento dell’asse viario E45-E55 sia stato depennato dal piano delle grandi opere governative. Il turismo della nostra costa che vive un momento complesso dovrebbe poter contare su supporti ed infrastrutture concrete, adeguate, razionali atte a sostenere i flussi turistici, motore dell’economia di questo territorio che ha tanto da esprimere in termine di appeal sui mercati. nazionali ed internazionali. La vecchia Romea è insufficiente a sostenere questi flussi e più volte se ne è lamentato in questi anni la pericolosità. Dobbiamo fare in modo con un’azione corale – che impregni Istituzioni ed Associazioni, Imprese – che l’occasione della E55 torni ad essere concreta facendo un’azione di pressing immediata sul Governo e dunque permetta di reinserire questo progetto nel piano delle opere pubbliche più urgenti. Non c’è davvero tempo da perdere”.

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