Il sindaco di Ferrara, città che ospita il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) , esprime il proprio appoggio alla richiesta che Riccardo Calimani e rav. Giuseppe Laras hanno inviato al Presidente della Repubblica in merito alla presenza nella sede della Corte Costituzionale del busto di Gaetano Azzariti, presidente negli anni bui del fascismo dell’indegno e cosiddetto Tribunale della Razza, poi incredibilmente eletto presidente della Corte Costituzionale negli anni ‘50.
Tiziano Tagliani, unendosi alla protesta espressa, ribadisce la necessità della rimozione del busto: “Non possiamo essere indifferenti ed oltraggiare la memoria delle innumerevoli vittime del fascismo e dei loro discendenti esponendo il busto di Gaetano Azzariti l’uomo forte del ministero della Giustizia fascista. Come dimenticare il suo discorso sulla diversità di razza definita “ostacolo insuperabile alla costituzione di rapporti personali, dai quali possano derivare alterazioni biologiche o psichiche alla purezza della nostra gente”.Certo, come scritto nella lettera al Presidente della Repubblica, questo purtroppo non è l’unico, triste e scandaloso caso di «riciclo» di un militante fascista antisemita tra le file degli intellettuali e dei politici dell’Italia repubblicana, e proprio per questo dobbiamo avere il coraggio di fare i conti con il nostro passato e dare segni concreti, seppur simbolici, del nostro rispetto – non solo declamandolo durante le annuali giornate della memoria – verso chi è stato privato dei propri diritti e della propria dignità”.