Politica
31 Marzo 2015
Interpellanza della consigliere comunale di Forza Italia contro la decisione del Comune: "Motivazioni scarsamente argomentate"

Mercatino ‘indecoroso’, Peruffo contesta il trasferimento

di Redazione | 2 min

CIMG0902Il Comune ha disposto lo spostamento del mercatino “Opere dell’ingegno” nel Giardino 20 e 29 Maggio 2012 (ex giardini Standa) per presunte lamentele verbali relative al mancato rispetto delle regole di decoro dell’allestimento in contesti di “elevato pregio storico, culturale e architettonico” e la consigliera comunale Paola Peruffo (Forza Italia) chiede chiarimenti attraverso un’interpellanza al sindaco.

La motivazione dello spostamento del mercatino, promosso e organizzato dall’associazione culturale “Fucina delle Idee” (che si è sempre svolto in piazza Savonarola e piazza Castello), sarebbe basata su tale contestazione verbale e su due fotografie, con data e orari in calce manoscritti riferite alle uniche giornate del 20 e 21 dicembre. La nuova collocazione, come fa presente la Peruffo, sarebbe fortemente penalizzante, anche perché “analogo spostamento non pare avere interessato altre attività”. “Certamente – dice la Peruffo – non può esservi un mercatino tenuto da una sola associazione nella nuova disposizione. Sarebbe contrario ad ogni iniziativa tesa a favorire maggior fruibilità del resto del centro storico, come dallo stesso Dirigente dell’Ufficio Comunale evidenziato nell’atto prot.21402 del 03.03.2015. Non pare ad oggi che gli mercatini tradizionali (le cosiddette “tende rosse”, l’antiquariato, le varie esposizioni di prodotti alimentari e agricoli, ecc.) siano altrettanto coinvolti nell’avvicendarsi in modo da favorire il passaggio di cittadini e turisti ed a rivitalizzare l’intera area (ex giardini Standa)”.

Per la consigliera comunale, dunque, le motivazioni che inducono l’Amministrazione comunale a trasferire il mercatino sarebbero “scarsamente argomentate in quanto nessun rilievo è mai stato formalizzato in loco all’associazione, neppure al momento del verificarsi delle ipotizzate irregolarità, da personale competente ed all’uopo preposto ed incaricato. I richiami appaiono generici, indefiniti, sia nell’imputazione della loro provenienza sia nella sostanza e quindi insufficienti le motivazioni per giustificare il conseguente palese trasferimento degli stands”

Nell’interpellanza si chiede perciò al sindaco di sapere quali siano le reali fonti delle “lamentele verbali”, da chi sono state scattate le due foto contenute nel fascicolo del Comune e con quale modalità di protocollo sono state consegnate. “Ammessa la validità e la ragionevolezza dei rilievi – domanda la Peruffo – perché non sono stati immediatamente e ritualmente contestati all’associazione, consentendo così anche di porvi tempestivo rimedio”. Tra le altre richieste, inoltre, figura quella sulle motivazioni “che non permettono un ripristino della condizione originaria, accogliendo l’associazione le indicazioni per corrispondere ai parametri di decoro suggeriti”.

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