“No a una Regione ‘groviera’. Non lasceremo che la nostra terra sia preda dei colossi delle estrazioni. La giunta si prepari all’opposizione d’aula e di piazza”. Il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri grida allo “scandalo” dopo le dichiarazioni dell’assessore Gazzolo sul possibile rilascio di nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi, dichiarazioni che il consigliere leghista chiede di “ritrattare”, altrimenti “sarà battaglia politica senza esclusione di colpi”.
“Presenteremo una nuova risoluzione – continua Fabbri – per rafforzare e prorogare ‘a tempo indeterminato’ il blocco per le concessioni di estrazioni di gas e petrolio: Bonaccini deve rispondere ai cittadini e a un’assemblea legislativa, che ha già sancito lo stop a nuovi progetti di perforazione. È folle pensare a uno sviluppo ancorato allo sfruttamento esasperato di un territorio che ha già mostrato tutta la sua fragilità e che, al contrario, l’assessore all’ambiente Gazzolo dovrebbe preoccuparsi di tutelare e proteggere”.
“Senza rinverdire la polemica innescata dallo studio della commissione Ichese – dice Fabbri – il dubbio sulle trivelle rimane, al di là del sisma, ed è tutto politico: non è svendendo il territorio agli interessi dei poteri forti che si crea sviluppo. Tanto più in un momento in cui le aziende del comparto idrocarburi, vedi Saipem, non si fanno scrupolo a chiudere e delocalizzare, come nel caso di Cortemaggiore, mettendo a rischio posti di lavoro e sviluppo. A dimostrazione della scelta autolesionista di consegnare il futuro della nostra terra nelle mani del menefreghismo di certi colossi delle estrazioni”.