Aveva avvertito un amico della propria intenzione di farla finita, per poi chiudersi in casa a scrivere un biglietto di addio e preparare il proprio suicidio. Attorno alle 20.30 ha staccato gli elettrodomestici dalle prese a muro e manomesso il contatto elettrico del campanello di ingresso, per assicurarsi che nessuna scintilla potesse innescare un esplosione nel palazzo, e poi ha aperto il gas dei fornelli e si è sdraiato a letto aspettando la fine. Una tragedia evitata grazie alla segnalazione dell’amico preoccupato e al rapido intervento di vigili del fuoco, 118 e polizia di Stato, che poco prima della mezzanotte hanno salvato il 45enne e lo hanno trasportato in stato di semi-incoscienza all’ospedale di Cona.
L’allarme è scattato poco prima delle 22:30, quando il 118 e le forze dell’ordine hanno ricevuto la chiamata di avvertimento: l’amico nel pomeriggio aveva parlato al telefono con l’aspirante suicida, che gli aveva rivelato le proprie intenzioni. Intenzioni che si sono rivelate quantomai reali quando l’uomo ha smesso di rispondere al telefono e ha tagliato ogni contatto con il mondo esterno. Una volta arrivati a destinazione, di fronte alla porta di un appartamento al sesto piano del centro, i soccorritori del 118 hanno visto il biglietto di addio lasciato dal 45enne sull’uscio. In cui l’uomo spiegava di volerla fare finita e di avere già aperto i rubinetti del gas, ma anche di non voler fare del male a nessuno e che quindi aveva staccato tutti i contatti elettrici dalla casa per prevenire scintille ed esplosioni.
A mettere in sicurezza l’abitazione sono stati i vigili del fuoco, che hanno chiuso tutte le valvole del palazzo e aperto la porta dell’appartamento, già quasi completamente saturo di gas. È da sottolineare che, nonostante le precauzioni prese dall’uomo, il rischio di esplosione era concreto visto che il metano aveva cominciato a propagarsi attraverso le fessure anche al di fuori dell’appartamento e sarebbe bastata una fiamma accesa nel punto sbagliato per causare una tragedia in tutto il palazzo. E anche una volta chiuse le valvole centrali, essendo l’abitazione al sesto piano, continuava a propagarsi una discreta quantità di gas ancora presente nelle tubature.
Decisive per il salvataggio dell’uomo sono state le grandi dimensioni dell’appartamento: i vigili del fuoco infatti hanno trovato tutte le sale della zona giorno completamente sature di metano, che però non aveva ancora permeato del tutto la camera da letto, nella zona più lontana dalla cucina. Ed è lì che i soccorritori hanno trovato il 45enne, semi-incosciente e probabilmente – ma saranno le analisi a chiarirlo – stordito da un cocktail di farmaci. L’uomo era steso su un letto piuttosto basso rispetto al pavimento, altro fattore casuale ma decisivo per fargli respirare meno gas e quindi salvargli la vita. Dopo l’operazione di salvataggio i soccorritori hanno sottolineato la buona fede dell’uomo nel voler evitare rischi agli altri abitanti del palazzo, ma anche che le sue precauzioni si sarebbero rivelate assolutamente insufficienti se il gas avesse continuato a diffondersi.