Politica
29 Marzo 2015
Il gruppo ecologista legato al Pd pronto a confrontarsi su tematiche ambientali con i candidati Minarelli e Vitellio

Rinascono gli EcoDem per una provincia più ‘green’

di Redazione | 3 min

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Rinasce dopo qualche anno di silenzio un gruppo ecologista in seno al Partito Democratico anche a Ferrara. Lo ha annunciato nella mattina di ieri sabato 28 marzo Marco Roverati, neo coordinatore del gruppo EcoDem, già sindaco del Comune di Migliaro. “Si tratta dell’occasione – ha precisato Roverati – per noi di presentare, in concomitanza con la corsa al segretariato provinciale del Pd, un breve documento, redatto dagli aderenti a questo gruppo in collaborazione con amministratori pubblici, imprenditori, che abbiamo consegnato ai due candidati segretario. La speranza è che alcune delle questioni ambientali da noi messe sul tavolo e che consideriamo di primaria importanza, siano fatte proprie dal futuro segretario provinciale, a prescindere da chi vincerà”.

Le speranze e le proposte espresse nel documento “Idee per una provincia più green”, del gruppo ecologista legato al Pd ma aperto all’adesione anche di non iscritti, sono di avvicinare l’intervento delle amministrazioni al tema dell’ambiente e della green economy in maniera trasversale, senza preclusioni politiche, dal momento che “quello della provincia di Ferrara è un territorio a vocazione verde – sostiene Roverati – per anni la città è stata punto di riferimento nazionale di buone pratiche di rispetto dell’ambiente”. Tanti i temi che vengono rapidamente esposti nel documento, dalla proposta di un sistema di “rete di innovazione” per lo sviluppo delle imprese alla gestione sostenibile del territorio, del turismo e delle aree protette.

Nella corsa a due per la segreteria provinciale tra Nicola Minarelli e Luigi Vitellio, il gruppo non ha formalmente preso posizione: “Abbiamo deciso di mantenerci neutrali come gruppo, rimaniamo disponibili a confrontarci con tutti e due i candidati, auspicando che le nostre istanze e proposte trovino posto a prescindere da chi debba uscire vincitore da questa tornata elettorale”.

Alla presentazione del gruppo e delle sue proposte era presente l’onorevole Alessandro Bratti, presidente nazionale degli Ecologisti Democratici. “L’obiettivo – ha precisato Bratti –del gruppo è quello di dare degli spunti alle amministrazioni, ad ogni livello, affinché vengano messe in campo misure che abbiano particolare attenzione alle tematiche ambientali. Come gruppo parlamentare abbiamo avuto recentemente un confronto con il premier e segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, e questo può dare la misura del riconoscimento istituzionale di cui possiamo far tesoro”.

La riflessione dell’onorevole ha poi preso in considerazione le effettive capacità di condizionamento che il gruppo ecologista del Pd ha sull’operato del governo: “Se da un punto di vista squisitamente ecologista il decreto Sblocca Italia non è stato un grande successo per noi, altrettanto non si può dire per la reintroduzione dei reati ambientali nel codice penale, misura che verrà discussa in aula il prossimo 28 aprile e che consideriamo una nostra significativa vittoria”.

Il presidente nazionale degli ecologisti democratici ha descritto il movimento come una struttura capillare che prova ad operare come costante pungolo nei riguardi delle amministrazioni locali e regionali, oltre che nazionali, per introdurre “buone pratiche di tutela ambientale che possono avere decisivi riscontri anche in ottica occupazionale”.

A livello regionale il gruppo ecologista si sta già muovendo, ed è prevista per il 9 maggio una giornata dedicata all’approfondimento dei temi della green economy e di altre tematiche correlate in quello che sarà il primo “Eco Day” e che probabilmente avrà luogo nei pressi del palazzo della Regione Emilia Romagna a Bologna, un modo per avviare in maniera ufficiale i lavori del gruppo su scala regionale.

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