Lettere al Direttore
28 Marzo 2015

L’umiliazione di essere un cittadino per bene

di Redazione | 4 min

Ferrara, quartiere Giardino, zona stazione, uno dei quartieri più belli, situato vicino al centro, contornato dalle mura cittadine, con diversi ritrovi immersi nel verde: i chioschi del sottomura, i giardini della mutua, quelli della stazione e dell’acquedotto… un piccolo paradiso dove sono cresciuto e dove vive ancora mia mamma, in quella che era una delle città più tranquille al mondo. Quante partite a pallone, quanti allenamenti all’aperto, quanti frappè al Pinguino, alla Siberiana e poi, crescendo, qualche birra dalla Gigina.

Oggi solo un ricordo: un quartiere lasciato al degrado totale.

Ed ora la beffa: sabato scorso mi viene notificato dalle Poste Italiane un atto giudiziario. Immaginavo una multa, ma non certo per avere sostato la macchina sul marciapiede al solo scopo di far salire mia mamma invalida. Ricordo bene quella giornata, un martedì mattina di circa un mese fa. La mamma ha 80 anni e purtroppo è invalida, ha una brutta malattia degenerativa, che le inibisce i movimenti, deve per forza essere aiutata. Il martedì è il suo giorno di festa, in genere la vado a prendere e andiamo fuori a pranzo. Sono le 11. Arrivo in via Ortigara, l’unico parcheggio invalidi è occupato, come sempre e come tutti gli altri parcheggi in zona.

Non ho alternative: salgo con la macchina sul marciapiede di fronte al portone d’ingresso del condominio dove abita, metto le quattro frecce, espongo sul cruscotto bene in vista il tagliando invalidi e mi accerto che la macchina non intralci in alcun modo il traffico. Poi volo giù e corro nel palazzo a prenderla, mia mamma come ogni martedì mi aspetta già col cappotto addosso, impaziente di vivere quella giornata. Tempo impiegato 3/5 minuti, il necessario per accompagnarla fuori. All’uscita tutto ok, tutto tranquillo, nessuna notifica sul parabrezza, nessuno in divisa a contestare l’infrazione, tanto meno nessuna lamentela di qualcuno che non riesce a passare… incredibile come la vigilessa nr 9 sia riuscita a fare multa e sparire in così poco tempo. Davvero stupefacente considerando che proprio su quel marciapiede vedo sostare ogni giorno da anni macchine di tutti i tipi che vengono a prendere i bambini che escono dalla palestra di fronte, o dalla contrada o dal circolo tennis, per non parlare del traffico e delle macchine parcheggiate in divieto di sosta quando è giornata di partita nello stadio adiacente. Mai visto in tutti questi anni un vigile intervenire, perché giustamente non ci sono alternative e il buon senso è chiaro e inequivocabile. A me hanno fatto 85 euro di multa più 14.80 euro di notifica postale in quanto in base all’articolo bla bla bla, non si è potuto procedere alla notifica diretta. Al che io mi domando: non c’erano 3 minuti di tempo per verificare quale fosse effettivamente la situazione? Il tagliando di preavviso perché non è stato messo sul parabrezza? E infine,14.80 euro è forse il costo di una raccomandata?

Ma l’amarezza più grossa non è tanto rivolta a questa vigilessa invisibile e super indaffarata, bensì nel vedere ogni giorno la realtà dello stato in cui hanno lasciato che si riducesse il quartiere, in un degrado totale. Impossibile ormai passeggiare a piedi senza essere fermati da gruppi di delinquenti che ti chiedono se sei a posto o se hai bisogno di qualcosa, intendendo ovviamente se vuoi della droga. Sabato pomeriggio percorrendo a piedi la strada da casa di mia mamma al barbiere di fronte alla stazione, in 200 metri mi hanno fermato 4 volte.

Questa è la durissima realtà che viviamo tutti i giorni, invasi dagli spacciatori, quando loro possono tutto, passano continuamente in bicicletta a tutta velocità, intralciando il traffico e chiedendo se SEI A POSTO. Per loro niente semafori, niente marciapiedi, i vigili nemmeno ci provano ad averci a che fare… troppo pericoloso. Chissà se la vigilessa nr 9 ha avuto paura a scendere dalla macchina per mettere il tagliandino sul parabrezza o se stoicamente ha dovuto rincorrere uno spacciatore proprio mentre mi faceva la multa??

E per noi cittadini per bene rimane solo l’umiliazione di essere puniti nell’intento di assistere i nostri cari… questa è la triste verità: a Ferrara, quartiere Giardino, è meglio andare a comprare una dose di cocaina perché è più facile e più economico che caricare un invalido in macchina.

Lettera firmata

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