Terre del Reno
27 Marzo 2015
I manifestanti si sdraiano sotto i camion, allontanati. Un poliziotto morso e un carabiniere spintonato

Scontri alla Mirror, tre agenti feriti e 10 denunce

di Redazione | 4 min

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mirror protesta 1Sant’Agostino. Ancora scontri alla Mirror Levigature di Sant’Agostino tra i manifestanti dei Si Cobas che sostengono la vertenza dei 14 facchini della Lk di Trebbo di Reno, l’azienda esclusa dall’appalto per gravi inadempienze, e le forze dell’ordine. Ieri mattina all’alba circa settanta persone sono arrivate davanti all’azienda in pullman e hanno ancora una volta presidiato l’ingresso, bloccando i lavoratori Mirror e l’ingresso e l’uscita dei camion, per impedire il carico-scarico merci.

A manifestare per il reintegro dei 14 facchini, oltre ai diretti interessati, c’erano rappresentanti del sindacato Si Cobas e solidali del laboratorio Crash di Bologna. La protesta si è estesa anche alla Ceramiche Sant’Agostino, principale committente della Mirror, con alcuni manifestanti che si sono stesi sotto i camion e tre di loro che si sono incatenati a un autoarticolato.

Sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine per placare gli animi, che hanno dovuto usare la forza per sgomberare i manifestanti e consentire l’attività dell’azienda.

Nella concitazione tre operatori delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Il primo è un ufficiale della Compagnia carabinieri di Cento, che ha cercato di bloccare un manifestante in fuga ed è stato da questi spintonato, rovinando a terra e rimanendo ferito. Il carabiniere si è portato per accertamenti al pronto soccorso, dove gli sono state riscontarte lesioni al corpo guaribili in dieci giorni. L’autore del gesto è risucito a fuggire ma è comunque stato identificato.

Il secondo ferito è un agente di reparto della polizia di Stato, che ha ricevuto un morso alla mano sinistra da un manifestante (10 giorni di prognosi) che è stato denunciato in stato di libertà per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un tunisino dell’85, che è stato munito del foglio di via dalla questura di Ferrara. Ferito anche un sottufficiale della Digos che ha ricevuto un calcio e che al pronto soccorso hanno refertato con 7 giorni di prognosi.

In seguito agli  scontri dieci persone sono state inizialmente fermate, sei delle quali poi liberate verso mezzogiorno. Le sei persone che si erano stese sotto i camion sono state denunciate, mentre altre due, un pakistano dell’80 e un marocchino dell’88, sono state indagate per rifiuto a fornire le proprie generalità e manifestazione non autorizzata. Anche per loro è stato emesso dal questore il foglio di via, un provvedimento pesante che dovrebbe avere effetti dissuasivi per chi ne è colpito.

mirror protesta 2I 14 facchini della cooperativa Lk, sostenuti dai Si Cobas, chiedono di essere reintegrati in base all’accordo dello scorso 8 settembre con la Mirror e l’azienda subentrante nell’appalto, la Mfz Srl.Quest’ultima aveva assunto l’impegno di assumere i 14 facchini a tempo indeterminato, collocandone tre alla Mirror e i restanti in altri appalti, il tutto entro il 30 settembre. Ma in quella data la subentrante ha comunicato che non avrebbe rispettato l’accordo. “Sono seguiti tre tavoli di trattativa presso la Prefettura di Ferrara – spiegano i Si Cobas – del tutto inutili e solo a seguito di ciò sono riprese le iniziative sindacali. Nonostante gli ultimi avvenimenti ci abbiano portato a un nuovo tentativo di risoluzione in sede istituzionale (Provincia), gli impegni della committenza sono stati disattesi, dato che diversamente da quanto da noi richiesto nessuna proposta concreta è giunta dalla controparte”.

I Sì Cobas, inoltre, denunciano i “beceri attacchi razzisti” da parte di Lega Nord e Forza Nuova contro i lavoratori in agitazione: “A loro dire, in quanto estracomunitari dovrebbero continuare a chinare la testa… la loro soluzione consisterebbe in un biglietto di sola andata per il Paese di origine”.

La Lega Nord, dopo gli episodi di oggi, continua a rimarcare il fatto che “i facchini da mesi stanno mettendo a repentaglio il lavoro delle aziende del ceramico e dal Pd arrivano solo silenzi, e per fortuna che Bonaccini aveva promesso che il lavoro sarebbe stata la sua ossessione…”. A dichiararlo è il capogruppo leghista in Regione, Alan Fabbri, che nel giorno dei nuovi scontri dopo i picchetti alla Mirror e alle ceramiche Sant’Agostino arriva a chiedere “arresti ed espulsioni” esprimendo la sua “solidarietà alle forze dell’ordine”. “Auspichiamo – aggiunge Fabbri – che si proceda con espulsioni e arresti. Questi immigrati – strumentalizzati da uno pseudo sindacato – seminano odio, creano disordine pubblico, affrontano, oltraggiano e sfidano le forze dell’ordine, a cui va tutta la nostra solidarietà. Nessuno – tanto più in un paese che si dice civile – può essere messo in scacco dalla violenza. La speranza è che la risposta delle istituzioni sia ferma, decisa, risoluta” e che “si lavori uniti per disinnescare subito questi focolai sovversivi, che mettono a rischio il lavoro vero e condannano le aziende a pesanti perdite economiche”. (le foto sono tratte dal profilo Facebook del Laboratorio Crash)

IL VIDEO DEGLI SCONTRI

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