Lettere al Direttore
26 Marzo 2015

San Camillo, al macero 13 mln di euro

di Redazione | 4 min

In relazione alle risposte date dall’Assessore regionale Venturi alle interrogazioni dei Consiglieri regionali Alan Fabbri della Lega Nord e Galeazzo Bignami di Forza Italia sulla annosa vicenda dell’ospedale di Comacchio si evidenziano le solite veline costruite nel chiuso di qualche stanza da parte di alcuni zelanti funzionari che probabilmente non hanno mai visto l’ospedale di Comacchio e ripetono pedissequamente risposte noncuranti delle magre figure nelle quali incorre l’Assessore regionale.

Come si possa sostenere che un investimento da circa 13 mln di euro con fondi del Bilancio regionale (e non ex-art.20 L.67/88) sia stato attuato prevalentemente per affrontare i guasti della brezza marina e quindi della salsedine è cosa che neppure il grande Totò si sarebbe mai sognato di affermare.

Dalla Relazione dell’ex Direttore Generale ASL Ferrara, Dott.Foglietta, che ha governato la sanità ferrarese dal 2002-2010 a stretto contatto con i vertici politici e sanitari della Regione (costo circa 2 mln di euro con incentivi economici che si vanno ad aggiungere agli investimenti), si evince che su 11.533.000 mln di euro investiti sull’ospedale di Comacchio (ai quali vanno aggiunti 1.422.000 mln di euro per arredi e nuove tecnologie sanitarie) solo 585.000 sono stati usati per la “cappottatura esterna”, ovvero 35 anni dopo la sua inaugurazione. Dopo pochi mesi dal termine del suo mandato e in prossimità dell’apertura di Cona (previsto per l’ottobre 2011 e poi slittata al marzo del 2012 a causa presenza di legionella!) nell’aprile 2011 (la spending review allora non era stata ancora inventata, slogan di copertura dei consiglieri regionali ferraresi Calvano e Zappaterra) il maggior Partito del governo provinciale decide, conformemente alla migliore tradizione dei Partiti Unici, a prescindere dall’esistenza di due Accordi Regionali sottoscritti dal Presidente della Regione con la Comunità di Comacchio e dal confronto con le Istituzioni locali (com’era sempre avvenuto invece sin dal 2001) di chiudere l’ospedale S.Camillo di Comacchio, stabilimento ospedaliero integrato con Valle Oppio (come esiste Riccione-Cattolica) attivo nella gestione ed erogante mediamente 330.000 prestazioni ospedaliere.

Ironia della sorte dopo tale decisione (che risale sin dal 2007 mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione! Ovvero nel mentre venivano investiti 13 mln di euro il cerchio magico del Partito dominante di Ferrara si stava preparando alla bisogna in virtù dell’apertura di Cona!) nel 2012 la Regione approverà le procedure di Accreditamento sui reparti di degenza, blocco operatorio e PPI.

Non risulta siano state accreditate opere contro la salsedine! Evidentemente gli zelanti funzionari ASL Ferrara (in primis il pensionato ASL-D.G. ASL Ferrara!) nel soccorrere l’Assessore Venturi con la comica velina sulla salsedine non hanno pensato di aggiornare il primo cittadino della sanità regionale sul problema amianto.

Dopo un investimento di 13 mln di euro non si sono preoccupati di rimuovere i tetti in eternit amianto (che cadono a pezzi come è avvenuto anche recentemente) che ricoprono i manufatti di servizio quali ad esempio l’ex farmacia (1200 mq di superficie calpestabile che potrebbe essere recuperata con un minimo di spesa con la rimozione dell’ondulus in amianto per alloggiare tutta l’Igiene Pubblica e la Medicina del lavoro di tutta la Provincia! Anzichè sostenere l’occupazione fanfaronesca di intere ali dell’ospedale dei reparti di degenza che comprendono tutti gli impianti dei gas medicali) anzichè depredare i reparti di degenza e agli arredi mai utilizzati. Del resto che tutto sia legato all’operazione Cona e non alla spending review lo conferma pure l’Assessore regionale nella sua risposta al consigliere Bignami.

Un’altra chicca dopo la salsedine! L’AOSP di Cona è “…tra le strutture con un bacino d’utenza tra le 600.000 e 1.200.000 abitanti…”! E se lo dice Venturi vien da pensare che la geografia e la demografia della Regione non siano proprio il suo forte. (Del resto anche Bonaccini nelle recenti elezioni ha dimostrato di non conoscere le Regioni confinanti con l’Emilia-Romagna!). Verosimilmente Venturi ha confuso il territorio ferrarese con Bologna o Modena. Infatti la ex-Provincia di Ferrara conta 352.000 abitanti con una struttura sanitaria, Cona, progettata e costruita per un bacino d’utenza più del doppio!

E quì sta il nocciolo della vergognosa trama organizzata per svuotare la sanità provinciale. L’insostenibilità economica di tale struttura. Ma bisognava salvare l’immagine di una casta politica men che mediocre. Non c’è danno erariale come afferma Venturi? Non uno bensì due! Per tentare di coprire la colpevole voragine di Cona (26 sale operatorie delle quali 4 chiuse attualmente mentre Baggiovara e Policlinico di Modena ne annoverano 20!) il cerchio magico della politica ferrarese non ha esitato ca scatenare una sorta di guerra civile contro i cittadini di Comacchio e mandare al macero 13 mln di euro!

Manrico Mezzogori, Consulta Popolare S.Camillo

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