Il caso San Camillo all’esame della Regione. Domani, martedì 24 marzo, e dopodomani, approda in Assemblea legislativa la formale richiesta di “istituire una commissione speciale d’inchiesta” sull’ospedale comacchiese, avanzata dai leghisti Alan Fabbri e Marco Pettazzoni.
Nel mirino i 13 milioni di euro stanziati in anni di investimenti, vanificati dalla riduzione del nosocomio a casa della salute. Per l’assessore Venturi – che ha recentemente risposto a un’interrogazione del Carroccio – quei soldi si sono resi necessari per “interventi di manutenzione straordinaria” dovuti al “deterioramento” causato “dalla vicinanza al mare dell’immobile”.
“E’ una presa in giro – tuona Alan Fabbri – dal sapore provocatorio. Stiamo parlando di 13 milioni di euro di soldi pubblici per un ospedale poi, nei fatti, dismesso. E la colpa non è della salsedine marina, ma della cattiva amministrazione. Altro che vicinanza al mare, qui a nostro avviso ci sono gli estremi del danno erariale”.
“La commissione d’inchiesta – aggiunge il capogruppo leghista – è un atto di trasparenza doveroso, viste le ombre che avvolgono gli investimenti del passato. Non tolleriamo le prese in giro, ma pretendiamo chiarezza”.