Poggio Renatico
20 Marzo 2015
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Un nuovo radar per la base aerea di Poggio

di Redazione | 3 min

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20150318_204505Poggio Renatico. “L’Aeronautica Militare è una forza armata tecnologica perché l’ambiente in cui è chiamata ad operare richiede tecnologie avanzate. Ma di certo senza l’etica e la professionalità del militare, del nostro personale, la tecnologia da sola non ci porterebbe lontano”. È in questo modo che Roberto Nordio, generale in forze al Coa di Poggio Renatico ha presentato mercoledì sera durante un incontro con i cittadini tenutosi all’auditorium comunale i prossimi avanzamenti tecnologici della base, in particolare per quanto riguarda la sorveglianza aerea, che vedrà l’arrivo di un radar nuovo, fatto per durare 20 anni, che sostituirà quello attuale.

La sostituzione del radar, parte di un progetto iniziato nel 2011 che dovrebbe concludersi il prossimo anno e che sta coinvolgendo 12 basi su tutto il territorio nazionale, vedrà l’installazione di un sistema Fadr — Fixed-postion arid defense radar, ndr — del tipo RAD31DL sviluppato da Selex la quale, per il completamento del progetto, ha dato il via ad un’associazione temporanea d’imprese con Vitrociset.

Il rinnovamento tecnologico — già avvenuto a Mortara, Crotone, Otranto, Marsala, Mezzo Gregorio e Porta Piacenza Picena —, va a sostiuire una serie di sensori sparsi per l’Italia che permetteranno di avere sotto controllo tutto lo spazio aereo italiano dal comando operazioni aeree di Poggio Renatico e, in più, a liberare le frequenze, finora utilizzate in parte per scopi militari, su cui opera la rete WiMax.

I lavori di scavo per l’installazione del nuovo radar di Poggio Renatico sono iniziati nel mese di dicembre 2014. Il sistema sarà consegnato formalmente per l’impiego al termine delle verifiche finali di funzionalità, previste nell’autunno del 2015.

Caratterizzato da una portata operativa di circa 500 Km, il RAT31DL è in grado di operare in reale e completa agilità di frequenza e può supportare diverse funzioni come la difesa da missili anti-radiazione e da contromisure elettroniche. Questo tipo di radar è già in funzione in numerosi altri Paesi europei, tra cui sette dell’alleanza atlantica, ed extra-europei.

Oltre a questo è stata annunciata l’attivazione, a partire da settembre, dell’European Personnel Recovery Centre, struttura che comprende tutte le procedure volte a consentire il recupero non solo dei militari e civili impegnati in operazioni, ma anche di una più ampia gamma di operatori: diplomatici, giornalisti, volontari di organizzazioni non governative e personale che, a vario titolo, si potrebbe trovare in condizioni di isolamento in territorio ostile, o potenzialmente tale, al verificarsi di una crisi.

“Per noi questa è la terza bandiera, dopo quella italiana e quella della Nato”, ha osservato Nordio.

Un ringraziamento è poi arrivato dal sindaco di Poggio Renatico Daniele Garuti, secondo il quale “l’Aeronautica è sempre stata presente e attiva in questo territorio, e permettere questo incontro coi cittadini in questa sala è il minimo che potevamo fare”.

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