Lagosanto
7 Marzo 2015
Il sindaco e i tecnici rassicurano i genitori dopo l'ondata di maltempo: "Edifici con carenze, ma strutturalmente solidi"

Scuola Lagosanto, tensione tra comitato e Comune

di Redazione | 3 min

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Immaginedi Giuseppe Malatesta

Lagosanto. Emergono con forza le posizioni contrastanti tra comitato genitori e amministrazione comunale in occasione dell’incontro a porte aperte tenutosi straordinariamente nella sala consiliare per fare il punto della situazione sull’agibilità del complesso scolastico Scuola del Sorriso.

Dopo l’importante ondata di maltempo che aveva scoperchiato la struttura e compromesso il suo utilizzo in sicurezza lo scorso febbraio, una nuova perturbazione e il forte vento hanno riportato alta l’attenzione sulla questione e, in senso tutt’altro che figurato, compromesso ulteriormente parte dell’edificio nel corso della notte tra il 4 e il 5 marzo.

“Non si è trattato di nuovi danni – ci tiene a precisare il tecnico comunale Alberto Bertarelli -; quelli volati sul terreno circostante la scuola erano materiali di cantiere normalmente posizionati sul tetto dell’edificio nel corso dei lavori di manutenzione straordinaria, che procedono normalmente in queste settimane per assicurare la riapertura della sede entro il 16 marzo”.

La puntualizzazione non sembra rassicurare i genitori presenti, che chiedono maggiori dettagli sullo stato dei lavori di riqualificazione e non considerano affidabili le indicazioni sulle tempistiche, dopo settimane di rinvii. Per voce dei genitori rappresentanti, si chiede conto del modus operandi dell’amministrazione, che ormai da un mese, secondo questi, si affida a una soluzione temporanea che “ha causato e causa notevoli e comprensibili disagi alle famiglie in ordine di costi e organizzazione famigliare, l’interruzione delle attività pomeridiane con conseguente interruzione dei programmi didattici”.

Lo stato di impasse “è dovuto alla necessità di un nuovo collaudo di agibilità, che riteniamo necessario anche per accertare ulteriormente le responsabilità delle parti e per cui attendiamo la nomina di un perito esterno alle parti stesse” ha dichiarato il sindaco Maria Teresa Romanini. La nomina si attende del tribunale di Ferrara, a cui l’amministratrice si è rivolta in maniera informale per mezzo di un’istanza e non tramite una normale procedura di denuncia alla ditta costruttrice. “La decisione di evitare la denuncia formale è stata presa per non incorrere nel sequestro dell’immobile e compromettere per mesi il suo utilizzo come sede scolastica” ha spiegato a più riprese il primo cittadino, la cui posizione era stata pur condivisa dai cittadini, ad oggi delusi dalle lungaggini di un intervento alternativo comunque poco risolutivo.

Purtroppo in mancanza di tale formalità la nomina si farà attendere, come fanno notare in sala. Per tale motivo la rappresentanza genitoriale ha espresso l’intenzione di costituire un comitato organizzato che vorrà incontrare la giunta per instaurare un dialogo continuativo e proficuo, ma nel frattempo proporre direttamente un perito tecnico super partes, incontrando a tal riguardo il favore degli amministratori. A titolo di indennizzo equitativo inoltre, il comitato si dice intenzionato a chiedere la fruizione dell’attività didattica con mensa per tutto il mese di luglio senza costi per le famiglie.

La Romanini durante il proprio intervento ha condannato anche la “speculazione politica” che a suo avviso ruoterebbe attorno al tema. “Una speculazione politica – afferma il sindaco – che non doveva avvenire in quanto, questa amministrazione ha sempre messo al primo posto il bene e la sicurezza dei bambini instaurando fin da subito un dialogo diretto con i genitori degli alunni i quali, nei diversi incontri effettuati, hanno sempre chiesto di non coinvolgere le forze politiche proprio per non strumentalizzare la vicenda”. Il sindaco ha spiegato che il tema dell’edilizia scolastica rappresenta una grande questione anche a livello nazionale, e che “su tali problematiche sono all’ordine del giorno di tutti gli organi di governo in quanto è un problema generalizzato e non risolvibile nell’immediatezza. Si osserva  comunque che  i nostri edifici scolastici, pur presentando delle carenze, sono strutturalmente solidi e, se anche non perfettamente idonei, garantiscono un buon livello di funzionalità didattica”.

“Alcuni aspetti ritenuti più critici – conclude la Romanini -, sono già stati affrontati ed avviati a soluzione. Nell’ambito della convenzione Gestione Calore, a partire dal prossimo spegnimento degli impianti, verranno realizzate tutte le opere per la messa in sicurezza a norma di legge delle centrali termiche. Sono comunque sempre a disposizione dei cittadini per rispondere ai loro dubbi ed evitare inutili allarmismi”.

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