Copparo. Ieri era toccato al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani lamentarsi delle incertezze che pendono sulla finanza locale e che impediscono ai Comuni di spendere anche i pochi soldi che hanno.
Oggi è il turno di un altro sindaco, quello di Copparo, Nicola Rossi e del suo assessore al bilancio Enrico Bassi.
«Si è già a marzo e nonostante l’esercizio finanziario dei Comuni sia già entrato nel vivo, mancano ancora diversi elementi che risultano centrali per programmare la vita economica dell’Ente – dichiara Rossi – Da diversi mesi ormai è in bilico la questione del fondo Tasi da 625 milioni, ancora non risolta, per la quale non si sa quale dovrà essere lo sforzo di ciascuno nel ripianare questo fondo del bilancio dello Stato».
«Tra le incertezze più grandi rimangono senza dubbio la ripartizione effettiva dei tagli sui singoli Comuni nonché il calcolo dei nuovi obiettivi del patto di stabilità – afferma Bassi –. È senza dubbio positivo che il Governo Renzi abbia affrontato la questione del patto, che agisce come una morsa sugli investimenti locali, nessuno prima aveva inteso approfondire il problema. Nonostante ciò senza i decreti attuativi circolano voci basate su proiezioni non ufficiali, così come per i tagli. Ma si sa che con le voci di corridoio non si possono di certo impostare eventuali variazioni al bilancio».
Pur riconoscendo gli sforzi importanti fatti dal Governo, soprattutto sul versante della riduzione dell’Irpef per i lavoratori dipendenti, a cui anche il Comune di Copparo come gli altri Enti contribuisce, sindaco e assessore sottolineano l’importanza che gli interventi di politica economica nazionale hanno anche sull’economia del territorio.
«Come amministratori locali siamo consapevoli che ognuno debba fare la propria parte e siamo nelle condizioni di affermare che il Comune di Copparo ha fatto ogni sforzo per programmare l’attività sul 2015. Ma senza una definizione puntuale delle regole del gioco diventa sempre più complicato impostare politiche economiche sia di breve che di lungo periodo. Auspichiamo che dal Governo venga fatta chiarezza al più presto.»