Economia e Lavoro
6 Marzo 2015
E’ quanto è emerso nel corso delle oltre 500 verifiche effettuate dagli ispettori della Camera di commercio

Sicurezza prodotti, uno su dieci non è a norma

di Redazione | 3 min
Immagine d'archivio

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Quattro i sequestri amministrativi effettuati e 797 i prodotti ritirati dal mercato nel solo 2014. Giocattoli, prodotti elettrici, abbigliamento e calzature, metalli preziosi ma anche le comuni bilance diffuse in tutti i negozi alimentari piuttosto che le luminarie natalizie. Oggetti di uso comune, che possono non soltanto essere “taroccati” ma anche costituire un potenziale pericolo per la salute piuttosto che per il portafoglio. E a Ferrara, un prodotto su dieci è fuori norma. La metà delle “insidie” rilevate si annida tra le apparecchiature elettriche, i giocattoli e le righe delle etichette di abbigliamento (in particolare per bambini), che spesso dichiarano composizioni mendaci a danno della buona fede dei consumatori. E’ quanto è emerso nel corso delle oltre 500 verifiche effettuate, nel 2014, dagli ispettori della Camera di commercio in stretta collaborazione con le Forze dell’ordine e le associazioni di categoria.

“Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi è che il mercato funziona soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”, ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara. “Accanto ai nuovi standard finanziari globali di cui si discute, c’è anche un enorme bisogno di rafforzare il sistema di regole diffuse e garantire la loro corretta applicazione. La vocazione della Camere di commercio a presidiare il mercato – ha proseguito Govoni – assicurando il rispetto delle regole, si esprime su molti fronti: dal monitoraggio dei prezzi alla garanzia della sicurezza dei prodotti, dalla sorveglianza sulle clausole inique alla lotta alla contraffazione, dalla promozione degli strumenti di giustizia alternativa alla metrologia legale. Anche per questo, nel 2015, rafforzeremo il programma dei controlli su tutto il territorio provinciale. Ma servono più garanzie del rispetto della legalità e meno tolleranza per chi sta fuori dalle regole”.

Attenzione, in particolare, ai capi di abbigliamento per bambini: i vestiti per i più piccoli, che presentano cordoncini e lacci, in particolare quelli presenti nella zona del collo, devono rispettare rigide disposizioni normative comunitarie, per evitare che i più piccoli restino impigliati, ad esempio nelle biciclette o nelle porte. La Camera di Commercio ricorda che, ai sensi della norma tecnica Uni En 14682, nei vestiti per i bimbi da 0 a 7 anni non possono essere utilizzati laccetti, corde funzionali o corde decorative nei cappucci e nella zone del collo, al fine di prevenire rischi di strangolamento.

L’attività di vigilanza della Camera di commercio
Sicurezza prodotti, giocattoli, prodotti elettrici, dispositivi di protezione individuale, compatibilità elettromagnetica, etichettatura di prodotti tessili, etichettatura di prodotti calzaturieri, vigilanza e controllo sui metalli preziosi, tachigrafi digitali, preimballaggi, manifestazioni a premio, prezzi.

L’Ente di Largo Castello invita i consumatori e le imprese ferraresi a comunicare eventuali segnalazioni all’indirizzo di posta elettronica (metrico@fe.camcom.it).

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