In seguito alle manifestazioni di preoccupazione da parte degli agricoltori in questi ultimi giorni, il comitato No Triv di Ferrara coglie l’occasione per ribadire che non ha ancora rinunciato al “sogno di impedire lo scempio del nostro territorio con le estrazioni di idrocarburi”.
Secondo il comitato sono previsti infatti otto interventi solo nella nostra provincia. “In questi ultimi mesi – spiegano i No Triv – nonostante la sospensione temporanea dopo il responso della commissione Terlizzese, le richieste di permesso di ricerca nei vari siti della nostra provincia, in particolare Tombellina 1 ( che sarebbe scaduto il 2 febbraio 2014) sono state prorogate per tre anni. Ce ne sono anche delle nuove, l’ ultima riguarda il sito Corte dei signori in zona Ostellato e Portomaggiore. Purtroppo – prosegue il comitato – le cose si complicano in seguito al Decreto sblocca Italia, che prevede interventi inarrestabili, definiti di importanza strategica, per i quali non sono previste motivazioni ad opporsi di nessun genere”.
“Questa nuova normativa – spiegano i No Triv – non riconosce nessun tipo di vincolo e permette lo stravolgimento del territorio. Il patrimonio italiano, quindi i siti di interesse paesaggistico, archeologico o culturale non potranno più essere tutelati”.
Questa situazione ha allarmato tutti i comitati no triv in Italia che in questi ultimi mesi si sono messi in rete per cercare di trovare una soluzione definitiva di carattere nazionale. “Il caso della Basilicata per esempio è uno dei più drammatici – osservano i no triv estensi – ormai da anni il centro Oli a Viggiano, ha procurato danni irreversibili all’agricoltura locale e totalmente inquinato la falda acquifera che serve le regioni Basilicata e Puglia. Non da meno è la situazione stoccaggio gas nella zona terremotata di Rivara che sembrava ormai scongiurato”.
Si ritorna poi alle questioni ferraresi: “Nonostante la situazione preoccupante speriamo in un contributo sincero da parte dei nostri amministratori locali. Non dimentichiamo l’impegno preso da parte del nostro sindaco Tiziano Tagliani che ha promesso di riceverci per poter discutere insieme della situazione attuale e capire come muoversi insieme. Facciamo appello anche ai nostri rappresentanti in regione, Calvano, Fabbri e Zappaterra. Nel frattempo attendiamo i responsi degli esposti nelle procure dell’Emilia-Romagna firmati da tutti i comitati della regione e continuiamo ad impegnarci nell’acquisire informazioni oltre che informare la popolazione che desidera capire e non subire passivamente l’alienazione del nostro territorio e dei nostri diritti, in primis quello alla salute”.