Lettere al Direttore
4 Marzo 2015

4 marzo 2015, il 625° compleanno di Unife

di Redazione | 3 min

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La Bolla “In Supreme Dignitatis” di Papa Bonifacio IX

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Sotto la corte estense, l’Ateneo di Ferrara è stato uno dei centri più significativi della cultura italiana ed europea. La formazione offerta dall’Università ferrarese era infatti ricercata sin dalle popolazioni più lontane dall’Italia, in particolare da tedeschi, slavi e polacchi. Molti, è bene ricordarlo, sono stati gli studenti illustri, basterà qui ricordare, tra gli altri, Nicolò Copernico e Teofrasto Paracelso.

L’Ateneo estense è dunque uno dei più antichi d’Italia e si appresta a dare il via ai 625 anni di vita.

Articolata nelle due Scuole di Medicina e di Farmacia e prodotti della salute e in 12 Dipartimenti, le nuove strutture organizzative deputate alla ricerca scientifica, alle attività didattiche e formative, per il trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione, l’Università di Ferrara offre oggi una offerta formativa con 54 corsi di laurea, oltre ai corsi post laurea, alle scuole di specializzazione e ai dottorati di ricerca.

Con i suoi quasi ventimila studenti, di cui più della metà provenienti da fuori regione e da tutto il mondo, la nostra Università è parte viva e integrante della città e con essa si confonde fino a diventarne una parte indistinguibile.

625 anni di sviluppo e di diffusione della cultura e della scienza, passati attraverso l’attività di ricerca e di insegnamento che costituiscono storicamente la natura e la missione delle Università.

Accanto a queste due tradizionali funzioni, da diverso tempo, se ne sono affiancate altre, quali la collaborazione scientifica internazionale e la cosiddetta quarta missione, che ricomprende la comunicazione e la diffusione della ricerca, il trasferimento tecnologico e l’impegno attivo della comunità scientifica dell’Università nello sviluppo della società.

In questa ottica, due anni fa è stata lanciata, dall’Università e dal Comune di Ferrara, Unitown, la Rete internazionale di eccellenza delle città universitarie per promuovere lo sviluppo e la circolazione di buone pratiche nelle municipalità in cui risiedono prestigiosi Atenei. In poco tempo, ha raccolto adesioni da molti Paesi, nella consapevolezza che il ruolo degli Atenei inseriti in città storiche e di medie dimensioni è particolarmente rilevante per la crescita culturale ed economica dei territori.

Ma dicevamo 625 anni di storia. Per sottolineare adeguatamente questa ricorrenza, l’Ateneo si appresta ad organizzare una serie di eventi che avranno come momento centrale Unifestival, una vera e propria tre giorni che si svolgerà dal 25 al 27 settembre, per presentare e promuovere la comunità accademica e le sue iniziative presso la città. La manifestazione si svolgerà nel centro storico, a testimonianza del radicamento sempre più forte tra comunità universitaria e comunità cittadina.

Unifestival sarà anche il momento di apertura dell’anno paracelsiano. Non solo, il prossimo anno ricorrerà anche il cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti e l’Ateneo, insieme ad altri partners istituzionali, sta organizzando un Convegno dedicato a Biagio Rossetti di alto profilo scientifico e culturale e di rilevanza internazionale, dal titolo provvisorio “Biagio Rossetti e il suo tempo”.

Ferrara città universitaria così, dopo 625 anni, continua ad assolvere la sua missione al servizio della formazione e della ricerca scientifica e ancora una volta si apre al territorio, coinvolgendo cittadini e visitatori con dibattiti, mostre, tavole rotonde, proiezioni, spettacoli e presentazioni di libri. Un ulteriore modo per testimoniare il nostro radicamento con il territorio.

Andrea Maggi, responsabile comunicazione ed eventi Università di Ferrara

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