Cronaca
3 Marzo 2015
Preoccupazione per l'impatto su un territorio caratterizzato da una storica subsidenza

Il Consorzio di bonifica si schiera contro le trivelle

di Redazione | 1 min

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Foto subsidenza“La ripresa delle ricerche esplorative e di possibili sfruttamenti di idrocarburi nel perimetro del comprensorio consortile preoccupano per l’impatto che queste attività possono avere in un territorio caratterizzato da una storica forte subsidenza, sia di carattere naturale che antropica in seguito all’ingente estrazione di gas avvenuta negli anni ’50 e continuata per lungo tempo con il conseguente aggravamento delle situazioni di rischio idraulico tipiche di un territorio posto sotto il livello del mare”.

Il comitato amministrativo del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, nella seduta dell’11 febbraio, ha espresso la propria contrarietà e ha confermato quanto stabilito all’unanimità dal consiglio di amministrazione consortile, organo dove sono presenti le rappresentanze delle categorie produttive ed associative del territorio unitamente alla parte pubblica.

Circa un mese fa la notizia di due nuove richieste di Via per due permessi esplorativi, uno a Ostellato e un altro nel bolognese ma molto vicino a Cento e Poggio Renatico.

Il Consorzio evidenzia che la subsidenza presente nella provincia di Ferrara e Rovigo “ha tutt’ora pesanti effetti sull’onerosità della gestione e sull’attività complessiva della bonifica, costantemente impegnata a tutela di persone e beni”.

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