Cronaca
2 Marzo 2015
Dopo un'accesa lite il dipendente prende la vettura del capo, chiuso all'interno, e sfonda l'ingresso

Pizzaiolo ribelle sfascia il locale con l’auto

di Ruggero Veronese | 3 min

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Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Erano circa le 11:30 quando il vicinato di via Mambro è sobbalzato per un improvviso e violento botto. Il frastuono proveniva dalla Pizzeria Mambro a pochi metri dalla chiesa di Sant’Agostino e dall’asilo Le Ali di Pinocchio, dove un’automobile è ‘entrata’ nel locale direttamente dall’ingresso principale, travolgendo al suo passaggio cancellata, tavolini e parte del muretto di recinzione. Tutt’altro che un incidente fortuito, vista la ‘mira’ perfetta con cui il mezzo ha imboccato l’accesso dell’attività. Ma soprattutto se si considera che il conducente del mezzo era addirittura il pizzaiolo del locale, che dopo un’accesa discussione con il titolare ha deciso di chiudere la lite in modo tanto spettacolare quanto pericoloso: cercando di sfasciargli in un colpo solo sia l’attività che l’automobile.

A pochi minuti dall’episodio, sul posto sono già presenti polizia di Stato, carabinieri e vigili urbani. Che interrogano il titolare del ristorante e la cameriera presente sul posto per ricostruire l’accaduto. Ma del resto la storia ha già fatto il giro del quartiere e parecchi curiosi e vicini di casa si avvicinano per discutere dell’accaduto. Alcuni dati appaiono già certi: verso le 11:30 il pizzaiolo è uscito dal locale e ha chiuso a chiave dall’esterno imprigionando il titolare e la dipendente. Si è avvicinato a passi rapidi alla Fiat Multipla (non Panda come scritto inizialmente, ndr) del suo datore di lavoro, parcheggiata dall’altra parte della strada, ed è partito a tutta velocità contro l’ingresso, mentre i due all’interno si sbracciavano per cercare di farlo desistere. Fortunatamente il mezzo si è fermato tra la la distesa esterna e la porta di ingresso, senza causare gravi danni all’interno del locale e ai due – probabilmente ex – colleghi.

Rimane da capire il motivo dell’improvviso raptus del pizzaiolo, che dopo i fatti è stato interrogato dalla polizia di Stato. I vicini di casa si dicono assai stupiti dell’accaduto e parlano di un locale dove, almeno dall’esterno, sembrava regnare l’armonia.”Ho sentito uno schianto incredibile, credevo fosse ancora il terremoto – racconta il signore che vive nella casa a fianco, uscito per controllare i danni al muro di cinta -. Allora sono venuto fuori e ho visto che la macchina dentro al locale e il pizzaiolo che usciva. Non so cosa sia successo, sono persone amichevoli e sembravano andare tutti molto d’accordo”. L’uomo si avvicina ai contatori del gas insieme ai carabinieri e intanto telefona ai tecnici Hera: solo venerdì scorso erano venuti per riparare una fuga di gas, ma forse è meglio ricontattarli per un nuovo controllo.

Intanto il titolare dell’attività parla con le forze dell’ordine per raccontare l’accaduto. Parla dell’esplosione di rabbia del pizzaiolo che, dopo aver afferrato i mazzi di chiavi della pizzeria e dell’automobile dal retro del bancone, ha deciso di mettere a punto la sua personale ‘vendetta’ contro il titolare. Spetterà ora agli inquirenti capire i veri motivi di una lite che, fortunatamente, non si è conclusa con conseguenze ben peggiori.

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