Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Massimiliano De Marco, presidente e legale rappresentante della Servizi Ospedalieri Spa, società appartenente al Gruppo Rekeep di Bologna, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste nel processo relativo alla fornitura di mascherine facciali filtranti Ffp2 all'Azienda Sanitaria Locale di Bari
di Silvia Malacarne
La Camorra, come la Mafia, la ‘Ndrangheta e la Sacra Corona Unita, non è una realtà che riguarda solamente la Campania, regione in cui il fenomeno è sorto, ma coinvolge l’intera nazione. Per questo motivo è nata una stretta collaborazione tra l’azienda chimica Cleprin e la Nco (Nuova Cooperativa Organizzata) la cui sigla rimanda, volontariamente, a ciò che vuole combattere, ovvero la Nuova Camorra Organizzata. All’incontro che si è tenuto sabato 28 febbraio presso lo showroom “AltraQualità” di Ferrara, a tutti i presenti è stata raccontata la storia di queste due realtà che combattono contro il racket per promuovere un’economia solidale, trasparente e sociale.
Il primo a prendere la parola è Antonio Picascia, amministratore Cleprin, che racconta la disavventura che ha spinto l’azienda ad intraprendere un percorso antiracket. Nel gennaio 2007 due camorristi insistettero per ottenere un “posto di lavoro”: con questo non si intende un’assunzione, ma il prendere possesso dell’azienda intera. Dopo numerose minacce e “battaglie verbali”, Antonio Picascia si rivolse ai carabinieri da cui ottenne subito l’aiuto richiesto. I camorristi vennero arrestati per tentata estorsione e scontarono diversi anni di carcere. Inizialmente l’amministratore Picascia venne additato come colui che aveva portato la Camorra nel suo Paese (Caserta) perchè anzichè chiuedere gli occhi come la maggior parte delle persone, ebbe il coraggio di denunciare i colpevoli; con gli anni la Cleprin ha ricevuto numerose certificazioni sia a livello nazionale sia internazionale. “L’azienda è migliorata in termini economici e sociali, nonchè nel rapporto con le istituzioni” afferma Antonio Picascia, fiero dei traguardi raggiunti.
La nascita e la crescita del consorzio di cooperative sociali è stata invece illustrata da Simmaco Perillo, consigliere Nco. L’obiettivo dell’organizzazione è combattere le mafie attraverso il recupero dei beni e dei terreni confiscati che, inizialmente subirono numerosi atti vandalici; con il tempo divennero luogo di aggregazione per un elevato numero di cittadini. La Nuova Cooperativa Organizzata comprese allora che l’antidoto per combattere l’economia criminale è l’economia sociale. Sui terreni confiscati vennero costruiti impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, con l’obiettivo di creare nuove possibilità di lavoro e di vita.
L’iniziativa “Facciamo un pacco alla Camorra” invece, che consiste nello scambiarsi cartoni contenenti prodoti locali, nasce con lo scopo di schernire il movimento criminale, attraverso un gioco di parole. La prima arma per combattere la Camorra è quindi la “parola”: nascondersi, chiudere gli occhi e far finta di niente, mostrarsi indifferenti, sono tutti stratagemmi inutili e controproducenti. “Bisogna fare informazione, ma prima di tutto serve la consapevolezza” dichiara Perillo con determinazione. Nco e Cleprin parteciperanno all’Expo 2015 come un’unica forte realtà. Il progetto s’intitola “We are” e vuole partire dalla storia del consorzio e dell’azienda etica; lo slogan invece, “Alimentiamo il cambiamento”, incita a lottare per combattere ogni tipo di mafia.
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