28 Febbraio 2015
Tagliani: “Il cambiamento della composizione sociale impone nuove soluzioni”

Solo un terzo dei servizi assistenziali viene garantito

di Redazione | 3 min

Leggi anche

unnameddi Francesco Altavilla

“È la politica che attraverso i suoi progetti crea consenso o è il consenso che rende possibile mettere in atto dei progetti?” con questa provocazione, il presidente della Provincia e sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani ha voluto aprire il suo intervento nel seminario “Scenari futuri del welfare” tenutosi nelle sale di Palazzo Bonacossi.

Al convegno, organizzato dalla Provincia di Ferrara e dall’Ausl, è stata l’ideale conclusione di un percorso di approfondimento legato alla ricerca, di prossima pubblicazione, operata dal centro ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano (Cergas), sul tema: “Gli scenari (2020) del settore sociale e sociosanitario nella crisi del welfare: quali logiche di programma e modelli di servizio nelle aree vaste”.

Con la sua provocazione, Tagliani ha voluto porre decisamente il problema sulle prospettive di prossimo futuro per una riorganizzazione del welfare cittadino. Una questione che è stata al centro della discussione durante tutto il seminario. Dalla ricerca è infatti emerso che solo un terzo dei servizi assistenziali viene garantito dai servizi pubblici tradizionali, lasciando un ampio strato di richiedenti assistenza a dover trovare risposta ai propri bisogni altrove, nelle modalità più diverse.

“Il cambiamento della composizione sociale della nostra comunità ci impone di pensare a nuove esperienze che abbiano la capacità, anche politica, di superare le pur buone pratiche messe in campo in precedenza – ha sottolineato Tagliani – che rispondevano alle esigenze di diversi decenni fa e che ora hanno perso di attualità”. Uno dei tanti punti emersi dalla ricerca condotta dal Cergas è stato infatti il repentino mutamento che è in atto nella struttura della società urbana, l’alto indice di invecchiamento, che in certe zone della Provincia tocca addirittura quota 300 su una media dell’area vasta di cui Ferrara fa parte, che si attesta su 140.

“La sfida che si pone, alla luce dei dati emersi dalla ricerca del Cergas, è quella di ridefinire in maniera nuova e diversa le pratiche assistenziali – ha dichiarato Felice Maran, dell’azienda Usl di Ferrara, chairman del seminario – gli scenari mutano rapidamente, solo cercando di guidare questi cambiamenti, essendo flessibili alle nuove sfide proposte da una società che si trasforma, potremo sperare di non subire passivamente queste modificazioni”.

La definizione di linee di policy che sperimentino anche soluzioni innovative, tema trattato tanto da Maran quanto da Tagliani, non può dunque essere avviluppato dai tanti legacci normativi che ora vincolano gli interventi assistenziali.

Secondo il sindaco di Ferrara questo “ipertrofismo normativo” ha consentito a tanti di ripararsi dalle leggi del mercato e della responsabilità, a scapito della flessibilità del servizio socio sanitario proposto. “I cambiamenti che le comunità conoscono così rapidamente impongono l’abbandono del paradigma fordista al welfare” secondo Tagliani. Un paradigma che deve essere abbandonato in favore di interventi che rompano i processi di atomizzazione e individualizzazione attualmente in atto, resi ancor più evidenti dalle pratiche assistenziali esistenti, le quali rispondono ai bisogni dei singoli ma non consentono alle reti di socialità di cui una società si compone di crescere adeguatamente. Proprio in questa direzione si orientano i suggerimenti di Felice Maran, e con lui del sindaco di Ferrara, per quello che si immagina essere il welfare del futuro, “ma anche dei prossimi cinque anni”, ha sottolineato Tagliani una risposta di “relazione” tra i vari soggetti coinvolti, prestatori di servizi e assistiti per invertire la tendenza deteriore alla disgregazione del capitale sociale, che pur modificandosi deve rimanere una fondamentale risorsa adeguatamente valorizzata.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com