Eventi e cultura
28 Febbraio 2015
Concerto cameristico di Ferrara Musica al Teatro Comunale dedicato a Debussy, Bartòk e Messiaen

Quattro solisti per tre compositori del Novecento

di Redazione | 3 min

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Alban Gerhardt

Alban Gerhardt

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Il programma si apre con la Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte di Debussy, che appartiene agli ultimi anni del compositore francese. È una musica calma, intima, sognante, venata qua e là da momenti di inquietudine, che ben si spiegano con le preoccupazioni per le vicende della prima guerra mondiale e con l’acuirsi della malattia che in pochi anni lo avrebbe condotto alla morte.

Segue “Contrasti”, trio per violino, clarinetto e pianoforte Sz. 111 di Béla Bartók, nato dalla richiesta del violinista ungherese Josef Szigeti e del “re dello swing”, il celeberrimo clarinettista Benny Goodman. La composizione è uno studio sui contrasti derivati dai tre colori strumentali, da riferimenti a stili e generi differenti – jazz e blues, ritmi e melodie ungheresi, greche, rumene – da cambiamenti di atmosfere e velocità.

Il programma si chiude con il Quartetto per la fine dei tempi di Olivier Messiaen, pezzo composto ed eseguito per la prima volta nel 1941 durante il periodo trascorso dell’autore in un campo di prigionia tedesco. Il Quatuor risente non solo del tragico clima storico in cui é stato composto, ma anche della profonda religiosità del suo creatore, attratto da un brano dell’Apocalisse di San Giovanni nel quale un Angelo annuncia la fine dal tempo, che avverrà al suono di tromba del settimo nunzio divino. Sono otto i movimenti del quartetto, poiché – nella visione apocalittica cui si ispira Messiaen – dopo tale annuncio la durata temporale sarà abolita per dar luogo all’eterno. Si tratta dunque di una inedita musica sacra in versione cameristica, all’insegna della meditazione di un misticismo tanto eccentrico quanto profondo.

Carolin Widmann

Carolin Widmann

I protagonisti del concerto, qui riuniti in un progetto comune, sono quattro celebri solisti. Jörg Widmann è, oltre che clarinettista, un noto compositore le cui opere sono state dirette da Pierre Boulez e Mariss Jansons. Carolin Widmann ha una solida formazione violinistica e un’attività concertistica con orchestre e direttori di fama internazionale. È docente di violino presso la Hochschule für Musik und Theater di Lipsia e suona un Guadagnini del 1782. Alban Gerhardt, uno dei più grandi violoncellisti del nostro tempo, suona un violoncello di Matteo Gofriller. La sua registrazione delle opere per violoncello di Britten ha ottenuto il Gramophone Award nel 2013. Il pianista Alexander Melnikov si è diplomato al Conservatorio di Mosca. Solista e camerista, ha registrato con la violinista Isabelle Faust le Sonate di Beethoven aggiudicandosi un Gramophone Award e il premio Echo Klassik in Germania.

Il concerto sarà preceduto, alle 18 al Ridotto del Teatro, da un incontro di introduzione e presentazione tenuto dal musicologo e storico Valentino Sani (ingresso libero), che darà al pubblico un inquadramento storico-musicale dei compositori e dei brani in programma accompagnato da alcuni brevi ascolti.

Biglietti da 9 a 30 euro. Il giorno del concerto last minute dalle 18 (da 15 a 20 euro); speciale giovani entro i 30 anni: da 7 a 15 euro. Info: tel. 0532 202675 – www.ferraramusica.it

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