Sport
1 Febbraio 2015
Ferri e compagni vincono 81-72 la battaglia di nervi contro la Paffoni, ribaltando anche la differenza canestri

Grinta Mobyt, domata Omegna

di Redazione | 6 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Mobyt Ferrara: Bereziartua, Huff 14, Bottioni 2, Castelli 2, Amici 9, Ferri 15, Casadei 7, Benfatto 12, Pipitone 5, Verrigni, Ghirelli, Hasbrouck 15 – All. Martelossi

Paffoni Omegna: Iannuzzi 18, Vildera 2 , Cappelletti, Conger 12, Masciadri 3, Gurini 5, Tavernelli 11, Smorto, Saddler 21 – All. Di Paolantonio

(18-20) (38-32) (56-55) (81-72)

Con il carattere o con il cuore, che dir si voglia, ma alla fine la Mobyt l’ha spuntata contro Omegna, vincendo il doppio duello, quello per la coppia di punti che spingono Ferrara a 24 in classifica e quello per ribaltare la differenza canestri della gara di andata. Si perse di 7 a Verbania e oggi si vince di 8.

Ancora la Mobyt può esultare e stasera torna a farlo in casa, dopo le 4 vittorie esterne consecutive. Una gara non semplice, contro una formazione fisica, determinata, energica, che ha messo in difficoltà Ferrara con una difesa dura e con un pivot come Iannuzzi, che per fortuna degli estensi, si è un po’ spento nel finale e la coppia Conger e Saddler, che solitamente capitalizza una trentina di punti a partita. I biancazzurri sono riusciti a tenere Omegna, in un continuo ping pong lungo 35’, salvo poi riuscire nella volata finale sugli ultimi giri di lancette. Sulle battute finali infatti la Mobyt si è compattata, aiutandosi in difesa, a rimbalzo, capitalizzando un break decisivo di 15-6: a smorzare l’impeto estense quelle due bombe fortunose di Gurini e Conger, che hanno fatto tremare il Pala Hilton Pharma. Ma hanno avuto la meglio il carattere di Ferri e i suoi punti ai liberi e la grinta di Hasbrouck, sottotono nel corso della gara, ma con mano calda nel momento giusto: quello del rush finale.

C’è da dire che, se Ferrara non ha potuto contare troppo sul capo cannoniere del campionato, stasera ha comunque colto buone cose dall’ex impalpabile Troy Huff, che ha aperto la gara con una bomba e ha chiuso il primo quarto sempre con una tripla, grazie alla quale Ferrara si è riavvicinata alla Paffoni (18-20). Dopo il 5-0 iniziale Ferrara si è fatta agganciare e superare, subendo un break di 10-0, rispondendo poi con un 7-0 marca Hasbrouck, Benfatto e Ferri, che ha trovato la bomba del 12-10 e più tardi del 15-16, seratona anche per il capitano.

Nel secondo quarto si prosegue con la lotta di nervi e smanacciate, Amici dentro, al posto di Hasbrouck con due falli, ci mette tanta energia, ma pasticcia anche tanto. Iannuzzi domina l’area, Ferrara prova a dar palla dentro, ma è poco efficace e cerca soluzioni da fuori, finché non trova un po’ di continuità a canestro con Amici e Pipitone e un ottimo Bottioni: 8-0 di break 32-24 al 15’. Omega scatena Conger e Saddler e in un amen è 32-31. Ma ancora i biancazzurri ribattono e all’intervallo lungo si va 38-32, con la battaglia che si sta infiammando e la Paffoni che aumenta di intensità: Masciadri e compagni picchiano come fabbri e i tre fischietti sembrano non accorgersene a dovere, mentre vedono bene il 4’ fallo di Benfatto al 27’ sul 52-52, in piena rimonta Omegna che ha scatenato oltre ai soliti Conger, Saddler e Iannuzzi anche un buon Tavernelli.

Ferrara ha il fiato sul collo, con Benfatto fuori per falli si affida a Pipitone, Vincenzo ce ne mette del suo, sebbene ogni tanto si perda, con qualche improbabile tentativo di tenere palla in campo, consegnandola poi nelle mani della Paffoni. Omegna trova l’aggancio e il sorpasso, prima con Masciadri (58-60), con Gurini (60-62) e poi con Saddler (62-64, 65-66). E qui la Mobyt a 5’ dal gong finale decide di controllare ancora più i nervi e provare con carattere a fermare gli ospiti.
I biancazzurri stringono le maglie, si aiutano, in difesa, a rimbalzo, nei recuperi, Ferri ruggisce e si porta in spalla la Mobyt: si guadagna giri fondamentali in lunetta, Benfatto rientra e capitalizza da sotto, Hasbrouck gli sta dietro: la Paffoni sembra essersi sgretolata, schiantata contro la compattezza e la solidità di Ferrara. Ultimi sospiri di Omegna con la pericolosa bomba di Gurini che riporta a -3 (72-69) e quella di Saddler a 35” dall’ultima sirena (76-72).

La Mobyt però non crolla e anzi, tiene duro con Hasbrouck e Ferri: 80-72 e si poteva già gioire perché la differenza canestri era già ribaltata, ciliegina sulla torta il viaggio in lunetta di Ferri a tempo scaduto dopo il fallo di Gurini sulla sirena finale. 1/2 e si vince di 9, Ferrara festeggia il ritorno alla vittoria in casa e supera la prova del gennaio di fuoco che tanto si temeva in casa Pallacanestro Ferrara.

Anche coach Martelossi lo ribadisce, in conferenza stampa:

“Avevo detto che le somme si sarebbero tirate dopo questa gara in casa, a seguito di un mese in cui abbiamo giocato 4 gare esterne su 6. Il bilancio è positivo, sono positivi i 24 punti da quando sono arrivato. Il primo mese mi è servito per conoscere la squadra, – spiega il tecnico – il secondo mese serviva per evitare definitivamente l’ultimo posto, il terzo mese servirà per allontanarsi sempre di più dal penultimo e dal terzultimo piazzamento, sebbene abbiamo sfortunatamente sfavorevoli gli scontri contro Matera e Roseto, a cui dovremmo peraltro far visita.

Per quanto riguarda la partita di stasera, la vittoria ovviamente porta ai due punti in classifica e anche al ribaltamento della differenza canestri a nostro favore. La gara in realtà l’ha fatta Omegna, hanno approntato una difesa forte, i loro cambi repentini ci hanno messo in difficoltà in più occasioni.
Noi abbiamo avuto un approccio alla gara leggermente presuntuoso, siamo scesi in campo con troppa sicurezza. Lo dimostrano anche alcuni contropiedi non capitalizzati, conclusisi con palle perse, che ci hanno ricordato che non ci trovavamo nello show time, ma che avevamo necessità di portare a casa la partita.

Omegna, – prosegue Martelossi – aveva perso 4 delle ultime 5 partite giocate e in tutte queste prestazioni l’elemento comune era il loro crollo nel finale. Noi sapevamo quindi di dover tenere le redini del gioco alla fine: negli ultimi 5’ siamo in effetti venuti fuori”.

Il coach analizza anche il complessivo miglioramento della squadra:

“Ora ci sono nove giocatori su cui poter contare, oltre il play, il giocatore sotto canestro e il terminale offensivo di riferimento ci sono tutti gli altri giocatori su cui si può contare e fare affidamento”.

La settimana prossima la Mobyt farà visita a Matera, ma al Pala Hilton Pharma lo spettacolo non mancherà con la grande riunione di pugilato, dove saranno protagonisti la campionessa Europea dei Pesi Mosca e ex campionessa Mondiale Simona Galassi e il due volte campione Italiano dei Super Welter Marcello Matano. Marcello stasera ha sfilato, nel corso dell’intervallo, sul parquet del palasport, per ricordare a tutti l’appuntamento con la grande boxe della settimana prossima.
Sfilata d’eccezione anche per Daniele Casadei, che ha fatto il giro finale dei saluti con il suo piccolo Davide in braccio.

Classifica: Treviso 28, Ravenna-Treviglio 26, Ferrara-Tortona-Recanati 24, Reggio Calabria 22, Imola-Chieti 20, Omega-Legnano 18, Latina-Roseto-Scafati 16, Matera 14, Piacenza 8

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