Il sindaco e la giunta si dovrebbero adoperare nelle sedi opportune “affinché l’ospedale di Cona venga dedicato a San Cristoforo e assuma pertanto la denominazione di “Ospedale San Cristoforo di Cona”.
La proposta – ma pare più una provocazione – arriva dal consigliere comunale di Gol Francesco Rendine. Il motivo? Non fare confusione con il vecchio Sant’Anna di corso Giovecca “che grazie alla centralità urbana, unita alle grandi professionalità che vi operavano era un riferimento certo per la salute di tutti i residenti del capoluogo provinciale e degli abitanti del circondario” e, soprattutto, ricordare in qualche modo “le insidie che comporta il tragitto per raggiungerlo e le difficoltà di parcheggio, contrattualmente previsto a pagamento”, omaggiando l’ospedale con il nome del santo patrono degli automobilisti, san Cristoforo appunto.
In particolare Rendine punta il dito contro le vie d’accesso alla struttura di Cona: “Le strade che i cittadini seguono sono prevalentemente via Comacchio e via Pomposa con via della Ginestra e via Golena”, osserva il consigliere di opposizione, che rileva “l’elevata pericolosità di via Comacchio a causa della tortuosità del traffico, l’assenza di pista ciclabile e l’indecoroso ponte Bailey sulla via Golena, che si innesta su via Comacchio in un tratto a ridotta visibilità per via dei platani prossimi l’area dell’intersezione”. Insomma, un tragitto non proprio sicuro e senza che venga in soccorso la travagliata metropolitana di superficie, da percorrere dunque con una speciale protezione dall’alto da omaggiare dedicandogli un ospedale-santuario.