Diciamo la verità: la Pff Group aveva tutto da perdere nel derby vinto per 59-53 contro la Meccanica Nova Bologna. L’esordio in casa in una poule che concede limitato spazio di recupero soprattutto a eventuali passi falsi casalinghi, l’entusiasmo delle ospiti reduci da una lunghissima striscia vincente e le tre settimane di allenamenti a ranghi ridotti, erano fattori che potevano pesare nell’economia del match.
Bravissime sono state invece le giocatrici di Iurlaro a compattarsi e ad affrontare la partita con lo spirito giusto. La copertina di giornata va ovviamente a Rosset che, dopo una flessione nel rendimento dovuta a qualche problema fisico e a una interminabile stagione (l’estate scorsa l’ha dedicata al campionato argentino e ai campionati sudamericani), sta diventando sempre più protagonista in tutte le fasi di gioco.
Coraggiose Mini e Miccio, al rientro dopo gli infortuni patiti nelle scorse settimane. Il play ha reso davvero difficile la vita allo spauracchio D’alie, vincendo il confronto diretto. L’ala salernitana, seppure non al top, ha messo canestri importanti e non ha demeritato in difesa. L’esperienza di Aleotti è stata fondamentale perché, dopo un avvio da incubo (praticamente tre palle perse in un minuto), la giocatrice è entrata progressivamente nel match e, nel secondo tempo, ha segnato quando doveva senza mai andare sopra le righe. Brava anche Missanelli che, seppure febbricitante, ha giocato minuti di qualità con la sfacciataggine della veterana.
La fisicità delle lunghe bolognesi e la zona ordinata da Coach Lolli hanno reso “complicata” la partita delle lunghe della Pff Group, cui va comunque reso il merito di avere limitato Vian e soprattutto di avere nettamente vinto la gara a rimbalzo. Iurlaro e il suo staff possono quindi gustarsi due punti importanti, ottenuti peraltro in condizioni non semplici. In fondo Ferrara non era abituata a match equilibrati e nemmeno a essere costantemente recuperata nei tentativi di allungo (tre vantaggi in doppia cifra annullati dalle ospiti).
Essere riusciti a mantenere freddezza e consistenza della difesa quando l’attacco non girava è il migliore viatico per i prossimi incontri. Certo, nessuno sa come sarebbe potuta andare la partita se Cigliani da 3 avesse impattato a 46’’ dalla fine, però la voglia di Mini di conquistare il rimbalzo difensivo testimonia la crescita mentale del gruppo biancorosso che, partita dopo partita, acquisisce sempre maggiore consapevolezza dei propri mezzi.