Economia e Lavoro
1 Febbraio 2015
Il Rotary Club promuove l'omaggio all’uomo che salvò più di 5mila ebrei dalla persecuzione nazi-fascista in Ungheria

Il ‘Giorno del Giusto’: Ferrara ricorda Perlasca

di Redazione | 5 min

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Se si crede alla leggenda dell’antica Torah orale secondo cui il mondo si salverebbe dal castigo divino dei suoi peccati, solo finché vi saranno almeno 36 uomini  “giusti” in ogni generazione. Uomini semplici, inconsapevoli del proprio ruolo, persone umili, che potrebbero essere – come riporta una famosa poesia di Jorge Luis Borges – un giardiniere, due impiegati che giocano in silenzio a scacchi in un caffè del Sud, un ceramista, un tipografo, una donna ed un uomo che leggono insieme una poesia, un uomo che accarezza un animale addormentato… fra questi individui buoni e giusti che salvano il mondo, Borges non l’aveva previsto, ma c’è stato sicuramente anche il rappresentante di una ditta triestina di import-export di bovini che, nell’inverno del 1944, in Ungheria, fingendosi un diplomatico spagnolo riuscì a salvare più di cinquemila ebrei (per l’esattezza 5.200) dalla deportazione nazista e dalla morte.

Quell’uomo si chiamava Giorgio Perlasca, di origini padovane. Con un incredibile ed eroico colpo di genio riuscì a sfruttare i timbri e la carta intestata del consolato spagnolo di Budapest, che nel frattempo era stato abbandonato dal vero console richiamato in patria, sostituendosi ad esso e redigendo migliaia di falsi documenti per attribuire la cittadinanza spagnola, di uno stato neutrale “rispettato” dal governo filonazista ungherese, ad altrettanti ebrei che stavano per essere rastrellati e spediti nei campi di sterminio.

Lo stesso Perlasca si era avvalso della falsa copertura diplomatica per evitare di essere arrestato a sua volta dalla polizia nazista ungherese che lo ricercava, su mandato di quella italiana, per non aver aderito alla Repubblica Sociale di Mussolini dopo l’8 Settembre del 1943 (pur essendo stato in precedenza un fascista convinto ed aver combattuto in Spagna per Francisco Franco; per questo era stato accolto nel consolato spagnolo e dotato inizialmente di un “vero” salvacondotto).

Oltre a strappare 5.200 ebrei dalla deportazione, pare che Perlasca sia riuscito anche ad evitare l’incendio del Ghetto di Budapest, che era stato pianificato dal regime filonazista ungherese nell’imminenza dell’arrivo delle truppe sovietiche, salvando così altri 60mila ebrei. Ci sarebbe riuscito minacciando le stesse autorità di ritorsioni legali ed economiche sui “3000 cittadini ungheresi abitanti in Spagna” (in realtà poche decine, ma il bluff ebbe comunque effetto). All’arrivo dell’esercito russo, Perlasca dovette comunque abbandonare precipitosamente l’Ungheria, questa volta per non essere arrestato per i suoi precedenti fascisti. Rientrò in Italia, riprese una vita normale nella sua Padova, e non parlò mai con nessuno di ciò che aveva fatto in Ungheria.

La vicenda di Perlasca venne conosciuta solo 40 anni dopo, nel 1987, quando un gruppo di donne ebree che egli stesso aveva salvato riuscirono finalmente a rintracciarlo riconoscerlo. Per anni l’avevano vanamente cercato in Spagna, credendo anch’esse che il loro salvatore fosse di quella nazionalità (prova di quanto convincente fosse stato il bluff messo in scena dallo stesso Perlasca). Il 23 settembre 1989 fu insignito da Israele del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

Giorgio Perlasca – che ha sempre affermato che il suo era stato un gesto umanitario che non c’entrava nulla con la politica, e dopo la guerra aveva continuato a vivere un’esistenza del tutto normale, come se niente fosse stato – è morto a Padova nel 1992, all’età di 82 anni, per un attacco di cuore. Un grande cuore di cui il figlio Franco continua a far sentire i battiti ancora oggi, tramite una Fondazione intitolata al padre, che ne conserva la memoria e soprattutto propaga il messaggio che anche il coraggio di un solo uomo può cambiare e salvare il mondo.

E’ il messaggio che lo stesso Franco Perlasca porterà a Ferrara per un’intera giornata – giovedì 5 febbraio – rievocando la vicenda del padre in una serie di incontri con autorità, studenti e insegnanti delle scuole medie, e visitando il museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara. L’iniziativa è promossa dai Rotary Club dell’Area Estense (Cento, Comacchio, Copparo, Ferrara, S.Giorgio di Piano e dal nascente club di Poggio Renatico).

L’anima organizzatrice è stata in particolare quella del Rotary Club di Copparo, il cui presidente col. Giampaolo Lisi, ha attivato i contatti con la Fondazione ed il figlio di Perlasca, e quella del Rotary Club Ferrara Centro, la cui presidentessa, Elena Ruzziconi, ha curato tutti gli aspetti organizzativi riguardanti gli eventi che si terranno nella città di Ferrara nel pomeriggio ed alla sera di questa intensa giornata in ricordo del “Giusto”.

Giornata che inizierà la mattina a Copparo con il benvenuto del Sindaco Nicola Rossi e dell’Amministrazione Comunale, al quale farà seguito un incontro presso le scuole medie dello stesso Comune (ai ragazzi nei giorni precedenti è stato proiettato il film della Rai su Perlasca), ed un pranzo ad invito presso la sede del Rotary Club di Copparo (il Ristorante da Giuseppe).

Nel pomeriggio trasferimento a Ferraradove è prevista una visita guidata al Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (la “guida” in questo caso sarà l’assessore alla cultura Massimo Maisto). Ed infine alla sera cena di gala ad invito presso la Sala San Francesco, alla presenza di autorità cittadine, civili, militari e religiose. Sarà l’occasione per apprendere dal figlio i particolari meno noti della folle ed eroica impresa di Giorgio Perlasca che salvò migliaia di vite mettendo in pericolo la sua in ogni momento della disperata “commedia diplomatica” che aveva inscenato, senza sapere, fra l’altro, una parola di ungherese e pochissimi vocaboli spagnoli. Ma riuscì a farsi capire lo stesso. Un miracolo nel miracolo. Un miracolo che solo un “Giusto”, dotato della tipica capacità di improvvisazione degli italiani, poteva compiere.

Il programma del “Giorno del Giusto” con Franco Perlasca – Giovedì 5 Febbraio:

Copparo

• Ore 10.15 – SALA CONSILIARE – Saluto del Sindaco e dell’Amministrazione

• Ore 11.00 – SCUOLE MEDIE – Incontro-lezione con studenti ed insegnanti sul tema “Giorgio Perlasca, l’esempio della vita di un Giusto”.

• Ore 13.30 – Pranzo presso la sede del Rotary Club “Alfonso II d’Este” di Copparo (ad invito).

Ferrara

• Ore 18.00 – MEIS – MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO e DELLA SHOAH – via Piangipane – Estense – Visita al museo guidata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Massimo Maisto.

• Ore 20.00 – SALA SAN FRANCESCO – ROTARY CLUB dell’AREA ESTENSE – Conviviale di Gala con la partecipazione del Governatore del Distretto Rotary 2072 San Marino-Emilia Romagna, Ferdinando del Sante, ed autorità civili e militari. Tema della serata: “GIORGIO PERLASCA, la genialità di un uomo comune di inventarsi eroe” – Relatore: il figlio, Franco Perlasca. Incontro con autorità cittadine, rappresentati della Comunità Ebraica, presidenti dei Rotary Club dell’Area.

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