Cento
31 Gennaio 2015
Si tratta dell'iva versata dalle famiglie di nove comuni per sette anni

“Cmv deve restituire l’iva sulla Tia”

di Redazione | 2 min

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Nella giornata di martedì 26 marzo sono stati intensificati i controlli dei carabinieri nel territorio comunale di Cento (e zone limitrofe) con l'obiettivo di prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche tramite l'impiego dei Nas, che hanno controllato aziende alimentari per accertare il rispetto delle normative sanitarie

unnamed (6)Cento. “Per tutti i cittadini che non l’hanno ancora fatto è possibile chiede a Cmv Servizi l’iva sulla Tia versata dal 2005 al 2012, in quanto per gli anni precedenti il diritto è prescritto”. È questo il senso della conferenza stampa convocata ieri pomeriggio dalle legali Braida, Randone e Pedoto di Cento dopo la causa, vinta sia in primo che in secondo grado, da Roberto Zizza, di Renazzo assistito dallo stesso studio delle avvocatesse.

Sia il giudice di pace di Cento che il tribunale di Ferrara hanno infatti riconosciuto l’illegittimità della richiesta, “perché era richiedere una tassa su una tassa”. Cmv, tuttavia, secondo quello che raccontano le legali, non sarebbe disposta a restituire quanto non dovuto, spiegando anche che l’iva stessa sia già stata versata e quindi non più in loro possesso, ed è per questo che le avvocatesse confidano in una richiesta di massa, per chi non lo avesse ancora fatto, nei confronti di Cmv.

“Per quanto esista il precedente – spiegano dallo studio legale –, il rimborso vale solamente per il nostro assistito. Cmv però spenderebbe molto di più di avvocati che a restituire semplicemente il ‘maltolto’, anche se si tratta comunque dell’iva versata dalle famiglie di nove comuni per sette anni. Speriamo quindi che l’azienda, che comunque è una partecipata, quindi soldi sempre pubblici, cambi posizione in merito per evitare di dover intraprendere un’azione collettiva, per la quale Cmv dovrebbe comunque pagare i suoi legali per difendersi”.

“Finora – continuano le avvocatesse – si sono rivolte a noi circa 600 persone e continuano ad arrivare richieste di chiarimenti sulla vicenda”.

L’iva sulla Tia è stata richiesta da Cmv durante tutto il periodo di fatturazione gestita da loro fino al 2012, quando è entrata in vigore la Tares. “È impossibile dire a quanto ammonti la cifra da restituire, anche perché in base alla metratura dell’abitazione l’importo della fattura è sempre differente e di conseguenza anche il 10% di imposta sul valore aggiunto. Per una casa di cinquanta metri quadri tuttavia a spanne si potrebbe stimare circa una ventina di euro l’anno che Cmv dovrebbe restituire”.

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