Economia e Lavoro
30 Gennaio 2015
Un centinaio i partecipanti alla manifestazione. Adesione massiccia all'astensione dal lavoro

Bancari in sciopero, Ferrara protesta a Ravenna

di Redazione | 2 min

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sciopero bancari 1

I bancari ferraresi in corteo a Ravenna

Adesione massiccia a Ferrara e provincia allo sciopero generale nazionale dei bancari contro la decisione unilaterale di Abi (Associazione bancaria italiana) di dare disdetta e successiva disapplicazione del contratto collettivo di lavoro a partire dal 1° aprile prossimo, con la partecipazione di un nutrito gruppo di ferraresi, un centinaio circa, alla manifestazione di Ravenna, una delle quattro organizzate in Italia.

Da Ferrara hanno aderito allo sciopero circa il 90% dei bancari, un dato in media con quello fatto registrare a livello nazionale, con numerose filiali degli istituti bancari rimaste chiuse. A Ravenna poi, in tanti ferraresi si sono fatti sentire (nutrita la presenza dei dipendenti arife, Caricento e di altri istituti cittadini), affrontando il viaggio in pullman, in treno o con mezzi propri, sfidando il freddo pur di unirsi ai circa 3-4mila manifestanti che hanno protestato per il rinnovo del contratto nazionale e per la difesa del potere d’acquisto del salario dei lavoratori di banca, rivendicando un nuovo modello di banca “al servizio del Paese”, più vicino a famiglie, piccole medie imprese e al territorio, e nello stesso tempo punta l’indice contro chi ha le reali responsabilità per la difficile situazione in cui versa il settore del credito.

I manifestanti, in questo modo, hanno anche voluto far sapere all’opinione pubblica di essere bancari e non banchieri, categoria che al giorno d’oggi non gode più dei benefici di cui godeva un tempo, ma che deve fare i conti con salari sempre più ridotti e diritti che si stanno sempre più esaurendo erosi dalla crisi.Non è, insomma, più il tempo dei privilegi di una categoria che fino ad alcuni anni fa poteva dirsi più fortunata di altre.

sciopero bancari 2La manifestazione a Ravenna si è svolta in modo assolutamente pacifico, pur mantenendo le caratteristiche di una ferma protesta. Ora i sindacati che hanno indetto scioperop e manifestazione (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca e Unisin) attendono che l’Abi sia disposta a riprendere le trattative togliendo le pregiudiziali che aveva posto sul tavolo, ovvero il blocco degli scatti di anzianità e il calcolo del Tfr basato solo su tre delle voci della busta paga. Se così non fosse i sindacati sono pronti a proseguire con le azioni di lotta non escludendo ulteriori scioperi.

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