Cento. “È ormai da mesi che la situazione lavorativa dei dipendenti della unità operativa pronto soccorso dell’ospedale di Cento, che comprende anche la postazione di ambulanza di Bondeno e la postazione di auto-medica di Casumaro, non rispetta gli accordi sindacali aziendali”.
Ad affermarlo è Luca Minelli della Fp-Cgil che denuncia come, da mesi ormai, “i professionisti sanitari assegnati al pronto soccorso di Cento si trovano ad avere difficoltà nella gestione dei pazienti che arrivano in pronto soccorso e che spesso devono attendere per essere visitati anche 7\8 ore se il codice assegnato è verde e 3\4 ore se il codice è giallo. L’utente pertanto – prosegue il sindacalista – a causa di queste lunghe attese, tende a porsi con gli operatori in modo aggressivo e a volte violento”.
Ma non è finita qui perché, sempre secondo quanto afferma Minelli, “il personale si trova a dover giornalmente vedere cambiato il turno di lavoro oppure fare il doppio turno e tutto questo senza aver la possibilità di avere una programmazione annuale come previsto nell’accordo sul turno unico aziendale e non riuscendo altresì a espletare la formazione necessaria per poter ruotare sulle varie mansioni previste. Il pronto soccorso, ormai, assomiglia sempre più spesso ad un accampamento dove il personale in servizio deve accudire gli utenti che non trovano il posto letto nei reparti dell’ospedale”.
“Non possiamo pensare che questi lavoratori si debbano rendere disponibili 24 ore al giorno per fare in modo che il pronto soccorso resti funzionante”, commenta Minelli che chiede a nome del sindacato “che la direzione sanitaria e la direzione infermieristica del presidio ospedaliero di Cento sanino nel più breve tempo possibile questa criticità, impegnandosi con i lavoratori ad una gestione più rispettosa delle regole della turnistica. Chi fa un doppio turno è un operatore stanco, ed un operatore stanco è una persona che potrebbe avere delle percentuali più alte di possibilità di errore – conclude il sindacalista -, e un operatore di pronto soccorso stanco potrebbe mettere a repentaglio la vita di una persona che si è rivolta a lui per riguadagnare un buono stato di salute”.