Politica
28 Gennaio 2015
Un ticket con Guglielmini per superare l'ipotesi Vitellio

Minarelli possibile candidato a segreteria Pd

di Marco Zavagli | 2 min
Il sindaco Nicola Minarelli

Il sindaco Nicola Minarelli

Potrebbe essere l’opzione che metterebbe tutti d’accordo, ridando serenità a un partito spaccato dal passo in avanti di Luigi Vitellio. Dopo le ipotesi di una candidatura alla segreteria del Pd di Ferrara del sindaco di Ostellato Andrea Marchi, sostenuto da buona parte di città e provincia, ora si affaccia sulla scena politica democratica una terza ipotesi. Quella di Nicola Minarelli.

L’ipotesi del sindaco di Portomaggiore è accompagnata dal ticket con Sergio Guglielmini, già capogruppo in consiglio provinciale. A Guglielmini spetterebbe il compito dell’organizzazione del partito, ora in mano a Luigi Vitellio. Un binomio, quello Minarelli-Guglielmini, che permettere al sindaco portuense – impegnato nell’amministrazione del proprio Comune – di essere alleggerito dal lavoro di collegamento con i circoli. Non secondario, la formula permetterebbe di ingraziarsi buona parte del Copparese.

Con Marchi e Minarelli, nomi comunque ancora da ufficializzare, si allarga così il fronte anti-Vitellio, antinomico a quella che ai più è sembrata una scelta di successione calata dall’alto.

Da parte sua Vitellio, seppur uscito con le ossa rotte dalla spaccatura del proprio gruppo consiliare in Comune a Ferrara, è già stato in grado in pochi giorni di ricompattare il fronte interno, richiamando all’ordine molti dei ‘dissidenti’. Il capogruppo poi ha già in tasca, secondo fonti interne al partito, l’appoggio totale dei renziani di Ferrara Adesso. I cosiddetti renziani della prima ora, infatti, non avendo un proprio nome da porre all’attenzione del congresso (‘bruciati’ alle regionali quelli di Eric Zaghini e Irene Tagliani), vorrebbero evitare una virata a sinistra del partito.

Quanto all’ipotesi Minarelli, la prospettiva di un segretario ‘dei sindaci’, che sappia coagulare le tante arterie del territorio ed evitare un accentramento di poteri nel comune capoluogo, sta già riscuotendo – secondo colloqui e riunioni informali avvenuti negli ultimi giorni – un ampio spettro di consensi. Tanto che, dicono i bene informati, Marchi potrebbe decidere di fare un passo indietro.

Ora pero, dopo i nomi, tutti – quantomeno gli iscritti fuori dai giochi di potere – si aspettano i contenuti.

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