Hanno chiesto maggiore unità ai sindacati e fatto capire che parteciperanno numerosi allo sciopero nazionale del 30 gennaio, con manifestazione per la nostra regione a Ravenna. Erano circa 500 i dipendenti Carife riuniti in assemblea ieri pomeriggio a Ferrara Fiere, convocati dai sindacati di categoria per aggiornamenti e informazioni suol contratto nazionale, disdettato dall’Abi con minaccia di disapplicazione a partire dal 1° aprile di quest’anno.

Si è parlato anche della situazione Carife, ovviamente, con una sorta di “riassunto” delle ultime puntate, riguardante in particolare il recente incontro del 19 gennaio fra commissari straordinari e direttori di filiale. I segretari e responsabili delle varie sigle sindacali non hanno fatto altro che riferire quanto dichiarato dagli stessi commissari: la soluzione è vicina e positiva, senza “spacchettamento” della banca ferrarese, con trattative in corso con alcuni istituti interessati a rilevare Carife, sulla cui “identità” viene mantenuto il più stretto riserbo.

Sull’unità sindacale auspicata dai dipendenti Carife in questa delicata fase vi è stata un sostanzile recepimento da parte delle sigle presenti, che tuttavia hanno fatto presente come non sempre sia possibile trovare un accordo tra sensibilità e punti di vista diversi e su ogni argomento.

Particolarmente sentita dall’assemblea la problematica che si è aperta con la rottura bancari-Abi sul contratto nazionale. La relazione sul tema è stata presentata dal delegato regionale Fiba, Amadori, che ha spiegato come la disapplicazione del Ccnl, che interessa circa 900 dipendenti Carife, possa avere “effetti devastanti”. L’adesione allo sciopero si prevede massiccia e anche da Ferrara partirà alla volta di Ravenna (una delle quattro manifestazioni nazionali in programma) un pullman dal Mof, ma molti partecipanti partiranno in treno e in auto, unendosi ai manifestanti provenienti dalla Romagna e dal Veneto, per dare un segnale forte ad Abi con la mobilitazione indetta da Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub e Unisin.