Politica
27 Gennaio 2015
Tra i temi il futuro della Casa del Pellegrino. Istituita anche la commissione Pari Opportunità

Polemica sulla sanità in Consiglio comunale

di Redazione | 5 min

unnamed (32)Sono ben quattro gli ordini del giorno presentati dal Pd (ma non tutti discussi) nella seduta fiume del consiglio comunale di lunedì, un numero che ha portato il gruppo a indire anche una conferenza stampa per presentarli a poche ore dall’inizio del dibattito.

Oneri e standard urbanistici. I consiglieri Tommaso Cristofori e Vito Guzzinati hanno presentato un odg nel quale si richiede al Comune di modificare i criteri di calcolo sia degli oneri che degli standards urbanistici, per adottare in tempi rapidi una più equa e proporzionata imposizione anche al fine di contribuire ad una ripresa della attività edilizia, favorendo sempre quegli interventi di riqualificazione e di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. L’obiettivo è quello di favorire la riqualificazione anziché le nuovi costruzioni.

Una richiesta arriva anche per far sì che il Comune si attivi con la Regione per riadeguare le tabelle di parametrazione per il calcolo degli oneri di urbanizzazione che risalgono al 1998, “al fine di renderle più rispondenti alla situazione attuale profondamente mutata”. Tra le proposte anche quella di limitare il più possibile anche gli oneri per il cambio d’uso, “soprattutto in centro storico – spiega Cristofori – dove oggi le esigenze cambiano molto più spesso rispetto ai tempi passati”. “Non abbiamo delle soluzioni – afferma ancora Cristofori – ma le nostre proposte potrebbero anche incentivare nuovi insediamenti commerciali e ci pare opportuni che vengano tolti alcuni dei vincoli esistenti”.

Nella discussione sono intervenuti l’assessore Fusari e, in maniera critica Rendine (Gol), Anselmi (FI), Cavicchi (Lega) e Balboni (M5S). L’odg è stato approvato con 18 voti favorevoli, 10 astenuti e 2 contrari. Sono stati presentati due emendamenti (da Balboni del M5S e Spath di FdI-An) che però non sono stati approvati.

Centro di riabilitazione. Il secondo odg è quello orientato a preservare la qualità del centro riabilitativo San Giorgio con il suo trasferimento a Cona. “In questi giorni – spiega Dario Maresca, che ha presentato il documento – si parla tanto della nostra sanità e della necessità di difenderla. E per farlo bisogna partire dalle eccellenze come quella del centro di riabilitazione. Ma – puntualizza – difendere non significa avere paura del cambiamento, bensì riuscire a guidarlo, quindi senza preclusioni al trasferimento del “Pellegrino” a Cona ma vigilando affinché vengano rispettate tutte le condizioni senza perdere la qualità del servizio”.

Molto polemico l’intervento della consigliera Morghen che sostiene che il Pd “metta in mostra un dito per nascondere la montagna”, ovvero il profilarsi del “commissariamento ad acta delle due aziende sanitarie ferraresi” cui ha risposto l’assessore Sapigni che ha chiesto maggiore collaborazione nell’affrontare i problemi legati alla sanità. Ma quel che ha ottenuto sono stati altri interventi polemici sulla gestione sanitaria ferrarese da parte di Rendine, Fornasini  e Cavicchi.

Si è parlato anche di Area Vasta, argomento che ha visto l’intervento del sindaco Tagliani: “Se avevo qualche dubbio, oggi non ho più perplessità su dove collocare le due aziende sanitarie” ha affermato cassando l’idea di unione con l’azienda unica della Romagna e propendendo per una visione di Ferrara “hub” di alcune eccellenze in un sistema con Bologna.

Sono stati presentati cinque emendamenti da parte di Paolo Spath (che svolge da tirocinante la sua attività per la tesi di laurea al San Giorgio), non approvati.

L’ordine del giorno è stato approvato con 18 sì, 8 astenuti dopo una lunghissima discussione dai toni spesso accesi.

In discussione anche la mozione presentata dalla consigliera Ilaria Morghen del Movimento 5 Stelle sull’inserimento nella carta d’identità dell’assenso alla donazione degli organi. Mozione che ha trovato d’accordo anche gli altri consiglieri nei contenuti di principio e l’assessore Merli che però ha segnalato la mancanza di un decreto attuativo per predisporre un simile servizio “sul quale sono al lavoro da due mesi” e una difficoltà di inserimento di una simile dichiarazione nella carta d’identità (che non è modificabile). La mozione (modificata togliendo l’indicazione sulla carta d’identità) è stata approvata con 29 voti favorevoli.

Durante la seduta il consiglio ha votato (30 voti a favore, un astenuto) anche sull’istituzione della nuova commissione Pari Opportunità che sostituisce quella “donne elette” e rappresenta una delle prime esperienze in tal senso a livello regionale: si occuperà non solo di pari opportunità tra generi ma anche di pari opportunità tra generazioni: “Un cambio di prospettiva”, commenta il consigliere di Sel Leonardo Fiorentini. Il consiglio ha eletto come presidente la candidata della maggioranza Deanna Marescotti, sua vice sarà Paola Peruffo (FI). Contrario all’istituzione invece Francesco Rendine (Gol): “Commissione inutile che serve solo a fare propaganda: tutte le volte che si parla di queste commissioni vuol dire sancire che non c’è parità tra uomo e donna”, la sua lettura.

Volontariato e VenTo. Gli ultimi due odg, stanti i tempi fin troppo dilatati della seduta a causa di varie polemiche non sempre in tema intercorse nel dibattito dei temi precedenti, non hanno invece trovato spazio nella discussione. Riguardavano la riforma del Terzo Settore e il progetto VenTo. Il primo, presentato da Renato Finco, era diretto verso il mantenimento delle funzioni del Csv provinciale (il centro servizi per il volontariato) in vista della paventa riforma del Terzo Settore che comporterebbe il rischio di depotenziare in qualche modo (soprattutto per via di accentrare la gestione dei fondi a livello nazionale) una realtà, quella del volontariato ferrarese, che funziona e di cui in questi anni di crisi sembra esserci sempre più bisogno. L’odg nasce dall’assemblea provinciale del volontariato tenutati il 6 dicembre scorso, nella quale è stata presentata, da parte di Agire Sociale, una petizione alla quale viene richiesto a sindaco e giunta di aderire. Tra le richieste anche quella di attivarsi presso il Governo affinché il percorso di riforma preveda la ripartizione su base regionale dei fondi destinati al volontariato, mantenendo l’autonomia delle Regioni nell’organizzazione dei Csv, secondo le peculiarità specifiche di ogni singolo territorio regionale.

VenTo. L’ultimo ordine del giorno marchiato Pd (e non discusso) è quello presentato dal consigliere Alessandro Talmelli e riguarda il progetto “VenTo”, la grande rete di percorsi ciclabili ad uso turistico, le “greenways” per andare da Torino a Venezia costeggiando il Po. L’abolizione delle province rischia di creare una sorta di vuoto amministrativo che potrebbe far naufragare un progetto valutato in circa 80 milioni di euro e per questo Talmelli chiede un impegno sia ai parlamentari nazionali e ai consiglieri regionali affinché vengano stanziate le risorse necessarie alla realizzazione del progetto, sia al sindaco e alla giunta affinché si attivino per promuovere una cabina di regia insieme a tutti gli altri Comuni che si affacciano sul Po al fine di consentire la progettazione unitaria di interventi, eventi e politiche turistico-culturali.

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