Cronaca
26 Gennaio 2015
Iniziativa della Fib. Hassan: “Necessario un grande lavoro su noi stessi, per essere utili alla cittadinanza”

In bicicletta alla scoperta dei vicini musulmani

di Redazione | 2 min

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unnamed (1)di Francesco Altavilla

Passeggiare insieme in bicicletta per le vie della città per provare a comprendersi e quindi a rispettarsi. Questo è stato il messaggio lanciato dall’iniziativa promossa da Fiab Onlus (Federazione italiana amici della bicicletta) e da alcuni cittadini ferraresi di religione musulmana, uomini e donne, per lo più appartenenti all’associazione Giovani Musulmani.

Il “cicloaperitivo”, inserito all’interno di una più vasta rassegna di eventi promossi dalla Fiab, ha preso il via nella mattina di ieri, domenica 25 gennaio, da piazza Duomo per dirigersi attraverso un percorso lungo sei chilometri, al centro di partecipazione giovanile “L’Urlo” nel quartiere Barco. Quello che si è sviluppato una volta arrivati nelle sale del centro è stato un dialogo informale più che un dibattito, in cui una trentina circa di cittadini ferraresi di religioni diverse ha avuto modo di confrontarsi sulle reciproche differenze e sui propri punti in comune. L’incontro, pur essendo in programma ormai da diverso tempo è stato utile a chiarire almeno sommariamente alcuni dei quesiti sorti recentemente intorno alla religione islamica e ai suoi seguaci, dopo i fatti occorsi a Parigi il 7 gennaio scorso.

A guidare l’incontro in veste di moderatore Samid Hassan, presidente dell’associazione Giovani Musulmani di Ferrara, che nel suo intervento introduttivo ha voluto dare particolare risalto al ruolo che nella sua opinione dovrebbe essere svolto dai cittadini musulmani nella comunità:«È necessario un grande lavoro su noi stessi, affinché si possa essere utili alla cittadinanza, facendoci conoscere e mostrando al pubblico cosa significa “essere musulmani” […]», invitando i presenti, ma soprattutto gli assenti, alla reciproca apertura e comprensione.

La condanna degli episodi di violenza di qualsiasi forma e grado è stata netta tanto che una delle ragazze dell’associazione Giovani Musulmani ha tenuto a precisare che chi vive pacificamente la propria vita religiosa non è un’eccezione, al contrario di quanto potrebbe essere percepito. Hassan non ha inoltre mancato di ricordare le precedenti iniziative organizzate dall’associazione Giovani Musulmani, come la mostra “I miracoli scientifici del Corano” organizzata nel giugno 2014 in collaborazione con il Comune di Ferrara e altre associazioni culturali presso i locali della Porta degli Angeli.

La discussione ha successivamente visto proporsi le numerose domande dei presenti e quindi l’arricchirsi della discussione alla scoperta di chi siano e come vivano a Ferrara i cittadini musulmani. L’obbiettivo del “cicloaperitivo” è stato dunque un primo tentativo, riuscito, di superare il muro di gomma del pregiudizio favorendo una conoscenza “diretta” di due realtà che esistono, o meglio coesistono nello stesso territorio, spesso senza essere in grado di entrare stabilmente e proficuamente in contatto.

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