Cronaca
25 Gennaio 2015
I lavori degli studenti del Dosso Dossi esposti fino all’8 febbraio nell’imbarcadero del Castello

Shoah. La memoria e il futuro tra tracce, parole e segni

di Redazione | 3 min

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di Marcello Celeghini

Un filo rosso della memoria che collega gli orrori del passato alle prospettive future dell’umanità. Non è solo una delle metafore che si ripetono spesso in occasione della Giornata della Memoria ma ciò che da oggi, fino al prossimo 8 febbraio, si potrà ammirare all’interno dell’imbarcadero del Castello Estense. È stata, infatti, inaugurata la mostra “Le radici del futuro: tracce, parole, segni” che porta il visitatore attraverso due percorsi, uno letterario e uno più prettamente plastico e concettuale, a ricevere suggestioni e messaggi originali intorno all’orrore delle deportazioni e dello sterminio degli ebrei.

L’esposizione, curata da docenti e studenti del liceo artistico “Dosso Dossi” in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea e la Fondazione Meis, è parte integrante delle iniziative per la Giornata della Memoria ed è stata composta con le opere più meritevoli che hanno partecipato al concorso letterario artistico rivolto a tutti gli studenti del Dosso Dossi e dell’Istituto Aleotti. Il concorso, a differenza di quanto si possa pensare, non ha avuto come ambito tematico il passato e il ricordo fine a se stesso ma, bensì, il futuro pensato e analizzato in correlazione al concetto di memoria, alla sua dimensione di ricerca e recupero del passato in una proiezione verso l’avvenire.

Particolarmente evocativa ed emozionante la grande installazione che occupa quasi metà mostra. Ben 116 lanterne appese al soffitto ed appoggiate sul pavimento che stanno a rappresentare i nostri centosedici concittadini deportati nel solo campo di Auschwitz, dei quali solo quattro sono tornati vivi rappresentati da quattro lanterne accese tra tante, purtroppo, spente. Questa installazione è stata invece realizzata da studenti delle terze medie di vari istituti della provincia. “L’edizione di quest’anno del concorso voleva focalizzarsi in particolare sulle figure dei centosedici ferraresi e ferraresi d’origine deportati- rivela la direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea Anna Quarzi- senza considerarli come semplici numeri ma come persone che hanno vissuto e che avrebbero potuto essere nostri amici, nostri compagni di scuola o vicini di casa. Questa impronta emozionale ed intima del concorso è stata stimolata negli studenti durante il viaggio effettuato lo scorso ottobre ad Auschwitz, grazie al contributo dell’assemblea legislativa regionale, proprio sulle tracce dei nostri concittadini li sterminati. Ancora non ci è dato sapere con certezza quanti ferraresi siano stati deportati perché, se per Auschwitz abbiamo tutta la documentazione, per gli altri campi di sterminio abbiamo pochissime testimonianze, ma il nostro lavoro di ricerca continua anche perché in questa città la sensibilità verso questi temi è forte”.

Presenti alla premiazione dei vincitori del concorso anche la consigliera regionale Marcella Zappaterra e l’assessore alla Cultura del Comune Massimo Maisto. “Sono orgogliosa che Ferrara sia protagonista ed aprifila in Italia per quanto riguarda le iniziative per il Giorno delle Memoria”, sottolinea Zappaterra. Il concorso e la mostra nelle passate edizioni erano ospitate al Meis, quest’anno si è dovuto optare per l’imbarcadero del Castello poiché al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah è in corso la mostra con gli arredi del museo Ebraico di via Mazzini. “È ripartito da alcuni mesi il cantiere del Meis- spiega Massimo Maisto- ed entro il 2017 inaugureremo finalmente il più grande museo sull’ebraismo in Italia. Fra qualche anno Ferrara non sarà più una semplice città ma saremo la città di riferimento nazionale ed internazionale sulla storia dell’ebraismo mondiale”.

Le docenti del Liceo artistico che hanno organizzato il concorso, e poi allestito la mostra, sono Gianna Perinasso e Federica Zabarri. I lavori dei ragazzi arrivati erano in gran numero e, tra questi, una giuria esterna, composta da personalità del mondo culturale cittadino, ha decretato i vincitori. Per la sezione letteraria: 1° classificato Elia Maran della 2^B, 2° classificata Sabrina Parescandolo della 2^B, menzioni speciali a Sofia Leprotti, Peggy Abedi e Dimitri Malisani. Per la sezione artistica: 1°classificato Pietro Cesari della 3^B, 2°classificata Catherina Nepop della 5^A, 3° classificato Filippo Marani della classe 3^D, menzioni speciali sono andate a Mattia Alberghini della 3^A e a Isadora De Souza della 5^A.

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