Lettere al Direttore
25 Gennaio 2015

Peruffo: intervenire per rilanciare l’agricoltura

di Redazione | 2 min

In questi giorni si è tornato a parlare di agricoltura: tra dati divulgati relativi all’annata 2014, che ha visto un calo della produzione e dei prezzi e dunque dei guadagni dei coltivatori; l’elezione di Stefano Calderoni a Presidente Cia, coi suoi propositi di mandato, che paiono aprire una pagina nuova sul modo di concepire il comparto; i problemi della Capa di Vigarano, che per contro segnano forse la fine del ‘vecchio’ modo di gestirlo; l’iniziativa di ieri (sabato) della Coldiretti a tutela della pizza per il Mady in Italy, che responsabilizza anche il consumatore.

Tutte angolazioni da cui si evince la necessità di ridare fiato a questo settore che in una realtà come il ferrarese, che negli ultimi anni ha visto il declino della manifattura, è forse l’unico che può trainare l’economia e creare occupazione suscitando interesse anche verso chi non lo ‘vive’ per tradizione famigliare.

Assodato che in generale bisogna intervenire con provvedimenti di detassazione su terreni e fabbricati e che in Italia sono rispettati disciplinari di sicurezza così stringenti e costosi che portano ad aumentare i prezzi dei prodotti e inducono ad acquistarli all’estero – seppure di qualità inferiore – serve una sorta di regia che tuteli Ferrara. Oggi che la delega è in Regione, e il superamento delle Province è realtà, chi terrà le parti di Ferrara facendo sintesi delle istanze territoriali e tenendo il filo tra Ferrara e l’Europa coi suoi incentivi? Anche perché i Comuni non hanno grandi margini di intervento.

Accanto – e su questo istituzioni e associazioni possono lavorare – , bisogna incoraggiare le nuove generazioni, senza limiti di genere, a scoprire la potenzialità dell’agricoltura, che oggi è strettamente connessa a tutto ciò che è ambiente, benessere, salute. Ambiti in cui servono aggiornamenti continui e interdisciplinari, in cui i giovani potrebbero trovare soddisfazione personale e realizzazione professionale, mettendo a frutto i propri studi. Non è un caso che l’Expo 2015 sia dedicato all’alimentazione. L’agricoltura non è solo campi, è business. Su questo dobbiamo fare cultura, andando oltre il supporto all’organizzazione di mercatini, che pure sono importantissimi, ma sono rivolti prevalentemente ai consumatori. E andando oltre la promozione di singoli prodotti – penso all’aglio di Voghiera o al Riso del Delta – ma concentrandosi su pacchetti più ampi. Il futuro è guardare avanti evitando di affrontare di volta in volta l’emergenza, facendo comprendere che il ‘problema’ oggi del costo del mais, delle pere e delle carote, non tocca solo i coltivatori. Così come la ‘ricchezza’ domani può essere per tutti. Perché ripeto, è forse l’unico comparto che non solo non può scomparire, ma può essere rilanciato.

Paola Peruffo

Consigliere comunale Forza Italia

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