Cronaca
25 Gennaio 2015
Brillante operazione della polizia di Stato che sventa il colpo al centro benessere di via Contrada della Rosa

Rapina con massaggio “di consolazione”

di Mauro Alvoni | 3 min

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rapina 2Il rapinatore non si era minimamente accorto che all’esterno del centro massaggi Della Rosa, in via Contrada della Rosa, era schierata la polizia con gli uomini delle Volanti e della Squadra Mobile. Anzi, non avendo ottenuto molto dalle due ragazze cinesi che aveva minacciato con una pistola finta (il magro incasso di 20 euro e un orologio di scarso valore), le aveva obbligate a praticargli un massaggio, tanto che le due giovani avevano preparato la vasca nella quale lui si è poi immerso completamente nudo. Quando ha sentito i colpi degli agenti, che stavano bussando alle finestre del centro intimandogli di uscire e arrendersi, si è agitato e nell’uscire dalla vasca è scivolato rovinosamente sul pavimento, permettendo così alle due ragazze di fuggire, una dopo l’altra.

Solo dopo una decina di minuti, probabilmente il tempo di asciugarsi e rivestirsi, il ferrarese Stefano Gallini, classe ’73 e con precedenti specifici per rapina, è uscito dal centro a mani alzate e disarmato. L’arresto è avvenuto venerdì sera verso le 19.15, parecchi minuti dopo l’irruzione del rapinatore all’interno del locale gestito da cinesi. Dovrà rispondere di rapina e sequestro di persona, assistito dall’avvocato Brugnatti, con l’udienza di convalida prevista per lunedì.

Il rapinatore Stefano Gallini

Il rapinatore Stefano Gallini

L’uomo si era presentato alle 18.30 presso il centro massaggi travisato con cappello e sciarpa, impugnando una pistola che si scoprirà solo dopo essere un’arma giocattolo priva del tappo rosso. Ha suonato e una delle due ragazze presenti ha fatto appena in tempo ad aprire che Gallini ha spalancato la porta, quasi sfondandola, puntandole subito la pistola.Qualche istante dopo il gestore cinese del centro massaggi, mentre stava entrando nel locale, ha visto la sagoma del rapinatore con la pistola, chiudendolo all’interno senza che il malvivente se ne accorgesse, per poi chiamare immediatamente il 113. In pochi istanti si sono portate sul posto le Volanti della polizia di Stato e gli uomini della Squadra Mobile, che hanno messo in sicurezza la strada impedendo il passaggio di auto e pedoni, per poi studiare la strategia migliore per risolvere la delicata situazione.

rapina 1L’uomo, dopo aver fatto irruzione nel locale, ha minacciato una delle due ragazze (la seconda si trovava in una stanza interna e inizialmente non si era accorta di nulla) intimandole di consegnargli l’incasso. I soldi incassa erano pochi, appena due biglietti da dieci euro, così il rapinatore ha chiesto gli venisse consegnato anche il computer portatile, che la giovane malcapitata ha però spiegato essere malfunzionante e in lingua cinese, porgendogli quindi l’unica cosa “preziosa” che aveva in quel momento, cioè un orologio appariscente ma in realtà di scarso valore. Nel frattempo la polizia ha provato a telefonare al cellulare del centro massaggi, senza ottenere alcuna risposta, decidendo di attendere l’uscita del rapinatore dei suoi “ostaggi”, dato che l’unica via d’uscita dava proprio su via Contrada della Rosa.

centro benessereUn’attesa lunga, tanto che gli agenti hanno pensato che il rapinatore avesse percepito la loro presenza all’esterno. In realtà Stefano Gallini non si era accorto di nulla e si era preparato nella vasca a ricevere i massaggi delle due ragazze, come una sorta di “consolazione” per il magro bottino. A quel punto la polizia ha deciso di qualificarsi bussando ai vetri del centro massaggi intimando al rapinatore di uscire “mani in vista”. Erano ormai le 19 e dopo 10 minuti di tentativi è uscita una prima ragazza, in stato confusionale, quindi anche la seconda dopo altri due minuti. L’uomo si è consegnato ai poliziotti alle 19.15, apparentemente in uno stato di ebbrezza alcolica, sostenendo di non avere alcuna arma con sé. Arma giocattolo che è stata poi ritrovata dagli uomini in divisa all’interno del locale, nascosta dietro la colonnina di un lavandino.

Stefano Gallini non è nuovo a questo genere di reati. Lo scorso 19 novembre, infatti, aveva rapinato il bar Putinati, a poca distanza dalla sua abitazione, indossando una parrucca bionda e un paio di occhiali da sole neri. Anche in quell’occasione si era dovuto accontentare di un magro bottino di appena 25 euro.

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