“Tamponato da altra auto all’uscita della superstrada a Cona (FE), va a finire contro un albero e muore”. Un ‘inquirente’ – ancora una volta – dichiara che se non ci fosse stato quell’albero, forse si sarebbe salvato.
Già 2 morti in Provincia di Ferrara, in solo 18 giorni dall’inizio dell’anno, entrambi con aggravemento del sinistro per le condizioni della strada!
Possibile – lo stiamo suggerendo da tanto tempo – che i “pneumatici usati”, tra l’altro annoverati tra i rifiuti speciali di difficile smaltimento, sono riusciti ad essere utilizzati come barriere protettive ad assorbimento d’urto sulle vie di fughe di circuiti automobilistici e motociclistici e non si riesce ad impiegarli – soprattutto quelli più grandi di camion e trattori, per creare delle protezioni che attutiscano possibili e frequenti impatti contro i numerosissimi alberi che fiancheggiano le nostre strade?
Non si otterrebbe un doppio, positivo effetto? Riutilizzo di tali rifiuti e protezione della vita e degli affetti umani più cari, distrutti in meno di una frazione di secondo?
Si progettano, studiano e spesso si attuano interventi e soluzioni, le più disparate e fantasiose, che spesso si rivelano solo inutile dispendio di denaro pubblico, ma su questo problema non si riesce ad intevenire drasticamente. E non solo con la ‘repressione’ dei comportamenti scorretti.
Non è possibile riunire dei tecnici, da parte delle istituzioni ed enti preposti, per valutare la realizzazione di una simile proposta fino a quando la nostra rete viaria non raggiungerà quegli standard minimi di efficienza e sicurezza che ritroviamo in quasi tutti gli altri Paesi dell’UE?
Perchè, ormai, non esistono più ostacoli fissi, non protetti, sulle autostrade, dove non si viaggia a 70 o 90 Km/h?
Veramente c’è chi crede che il calo di oltre il 50% di morti sulle autostrade, già prima della scadenza dell’obiettivo UE del 2010, sia solo e unicamente dovuto ai ‘tutor’?
Dr. Luigi A. Ciannilli
(presidente)
Comitato per la Sicurezza Stradale “F. Paglierini”