Eventi e cultura
17 Aprile 2010
Due itinerari realizzati in occasione della Festa del Libro Ebraico

Sulle tracce di Bassani

di Redazione | 4 min

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Una delle vie del centro dove sorgeva il ghetto

“Sulle tracce di Bassani: tra ghetto e sinagoghe” (da percorrere a piedi) e “Itinerario Bassani: la casa, le mura, il giardino, l’orto degli Ebrei” (in bicicletta) sono i due percorsi gratuiti guidati che saranno realizzati in occasione della Festa del Libro Ebraico da domani a mercoledì dall’associazione Itinerando.

Il primo percorso, da effettuare a piedi in gruppi di 25/30 persone, avrà la durata di circa 1 ora e 30 minuti e non richiede prenotazione. Si svolgerà domani, (con partenze ogni mezzora negli orari 9-13 e 14-17) e lunedì 19, martedì 20, mercoledì 21 aprile (partenze alle ore 15 – 16 – 17).
Il luogo di ritrovo sarà all’Infopoint Festa del Libro Ebraico: Chiostro di S.Paolo (piazzetta Schiatti).

E’ richiesta invece la prenotazione per partecipare al secondo percorso “Itinerario Bassani: la casa, le mura, il giardino, l’orto degli Ebrei”. Si svolgerà sempre domani (con partenze dei gruppi di 30/35 persone negli orari 10 -12 – 14-16) e avrà la durata di circa due ore. Sarà possibile partecipare con la propria bicicletta oppure noleggiarla gratuitamente al momento della partenza.
Il luogo di ritrovo sarà all’Infopoint Festa del Libro Ebraico: Chiostro di S.Paolo (piazzetta Schiatti) 30 minuti prima della partenza.

La prenotazione dovrà pervenire entro sabato oggi alle ore 13 a Itinerando-Servizi di Accoglienza Turistica, tel. 0532/202003, fax 0532/206662, e-mail itineran@libero.it

Itinerario Sulle tracce di Bassani: tra ghetto e sinagoghe
Il percorso si snoda nelle caratteristiche vie del ghetto, dove la storia della comunità ebraica di Ferrara rivive attraverso le suggestioni dei racconti di Bassani. La strada principale del ghetto, via Mazzini, un tempo via Sabbioni, si distingue per la presenza della sede della comunità ebraica, austero edificio che conserva al suo interno la sinagoga italiana, tedesca e fanese. Le lapidi poste sulla facciata a ricordo della deportazione, hanno ispirato il racconto Una lapide in via Mazzini: il protagonista Geo Josz, ritornato dai campi di concentramento, osserva lo scalpellino che incide il suo nome sulla lapide. Il nome della vicina via Vittoria, un tempo via Gattamarcia, segnala invece la fine della segregazione, “quando i cancelli del ghetto erano stati abbattuti a furor di popolo”, come ricorda Salomone Corcos (La passeggiata prima di cena). Da ricordare nella stessa strada, la presenza della sinagoga sefardita (spagnola), concessa da Ercole I d’Este agli ebrei espulsi dalla Spagna (1492) che il duca stesso aveva invitato a stabilirsi a Ferrara. La sinagoga fu devastata per mano fascista nel 1944. In Via Vignatagliata si trovava infine l’edificio della scuola elementare e dell’asilo, rifugio di studenti di diverso ordine scolastico dopo il 1938. Qui lo stesso Bassani insegnò per qualche tempo e traspose questa sua esperienza ne Gli ultimi anni di Clelia Trotti.

Itinerario Bassani: la casa, le mura, il giardino, l’orto degli Ebrei
L’itinerario in bicicletta dedicato a Bassani inizia dal centro storico, attraversa via degli Adelardi, già Gorgadello, dove il dottor Fadigati de Gli occhiali d’oro aveva l’abitazione e lo studio, e raggiunge via Cisterna del Follo. Al n.1 si trova la casa della famiglia Bassani, descritta in molti racconti, come ad esempio in Dietro la porta, e poco più avanti il Tennis Club “Marfisa d’Este”, divenuto “Club Eleonora d’Este” ne Il giardino dei Finzi- Contini. L’esclusione dal circolo del tennis determina, nel romanzo, l’inizio della frequentazione della casa di Micòl. Pedalando poi lungo la ciclabile del sottomura fino a Porta Mare, si sale sul terrapieno delle Mura degli Angeli. Bassani stesso descrive il panorama che appare agli occhi del protagonista de Gli occhiali d’oro: “Il sole al tramonto, forando una scura coltre di nuvole bassa sull’orizzonte, illuminava vivamente ogni cosa: il cimitero ebraico ai miei piedi, l’abside e il campanile della chiesa di S. Cristoforo ! poco più in là, e sullo sfondo, alte sopra la bruna distesa dei tetti, le lontane moli del castello Estense e del duomo”. Seguendo la green way interna si arriva al cimitero ebraico di via Vigne. All’interno dell’orto degli ebrei, particolarmente suggestivo e carico di riferimenti letterari, si visita la tomba di Bassani, ben individuabile (?) dalla stele in bronzo di Arnaldo Pomodoro. Uscendo dal cimitero ebraico, la ciclabile interna conduce verso Ercole I d’Este, “diritto come una spada” (Il giardino dei Finzi-Contini): una sosta al Parco Massari permette di ricordare la tenerezza di Micòl Finzi- Contini nel descrivere le piante, secolari come quelle del parco, del suo giardino, mentre più avanti un cenno al Liceo “Guarini” di Borgo dei Leoni sarà occasione per ricordare i protagonisti di Dietro la porta. L’itinerario si conclude attraversando Corso Martiri della Libertà, dove le lapidi del Castello ricordano l’eccidio del 15 novembre del ’43, raccontato con intensa drammat! icità in Una notte del ’43.

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