È l’entusiasmo la parola chiave della 16esima edizione de “I Venerdì dell’Universo” a dimostrazione che astronomia, fisica e scienze non sono materie che appassionano solo i ricercatori ma anche tanti cittadini curiosi di avvicinarsi alla scienza astronomica e alle leggi che governano il cosmo. Il ciclo di incontri e seminari organizzati dal dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara e dall’istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con il Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia” e la cooperativa sociale Camelot, è certamente nato sotto una buona stella, basti pensare al successo sempre crescente riscontrato nelle precedenti edizioni, e conferma il suo ascendente positivo con sette nuovi appuntamenti distribuiti da gennaio a marzo. Le serate in compagnia della scienza, come sempre a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, prenderanno il via alle 21 alla sala Estense.

A presentare la nuova programmazione, definita “stellata” dal pro rettore Francesco Bernardi per l’importanza dei ricercatori invitati, è Mauro Savrié, docente del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e organizzatore dell’iniziativa. “L’inaugurazione del ciclo di incontri è affidata al docente di Storia della Scienza Marco Bresadola – annuncia Savrié – che venerdì 16 gennaio presenterà la biografia di Luigi Galvani soprannominato ‘il maestro di ballo delle rane’. Abbiamo scelto di aprire l’anno con una biografia perché è una modalità che ha avuto un gradevole riscontro lo scorso anno e speriamo di replicare il successo raccontando l’interessante storia di uno dei pionieri della medicina dal punto di vista scientifico. Venerdì 23 gennaio, invece, affronteremo un argomento che non trattavamo più da tempo: la questione energetica italiana. Ospite del secondo incontro sarà il fisico nucleare Alberto Rotondi che lascerà il palco il 6 febbraio a Eleonora Polo, ricercatrice Cnr e docente del dipartimento di Scienze Chimiche e farmaceutiche di Unife. La chimica è considerata una materia ostica – ammette l’organizzatore – ma Polo, attraverso la presentazione del suo libro ‘C’era una volta un polimero’, cercherà di svelare in maniera simpatica alcuni segreti delle scoperte scientifiche che hanno cambiato il mondo”.

La programmazione proseguirà poi con un periodo di tre conferenze dedicato all’astrofisica: il 20 febbraio l’ingegnere Amalia Ercoli Finzi, principal investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta, presenterà la sua caccia di comete durante la missione Rosetta. Uno Spazio senza confini in cui entra anche Unife: il 6 marzo Paolo Zamboni e Salvatore Pignataro, infatti, presenteranno i loro studi sul sistema cardiovascolare in microgravità e la missione futura. Protagonista del sesto e penultimo incontro, in programma il 20 marzo, sarà l’astrofisica Marta Burgay, colei che per prima ha scoperto l’esistenza della prima pulsar doppia, che presenterà gli ‘orologi cosmici per sondare lo spazio tempo’ e le sue scoperte per verificare la teoria della relatività generale di Einstein. “Chiusura con fuochi d’artificio per l’ultimo appuntamento del 27 marzo – assicurano gli organizzatori – quando Ferrara accoglierà per la prima volta uno dei maggiori fisici teorici mondiali: John Ellis. Un appuntamento da non perdere perché il fisico inglese risponderà alle domande di Gauguin espresse nel famoso dipinto ‘Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?’”.

Tutti i relatori – tra cui Diego Bettoni, direttore della sezione di Ferrara dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Massimiliano di Giuseppe del Gruppo Astrofili Columbia, Ferruccio Zanotti della cooperativa Camelot, Roberto e Liana Zambelli de La Terra dell’Orso – sono concordi nel dire che “per un’iniziativa divulgativa compiere 16 anni è straordinario”, ma ancora più straordinario è il significato profondo dell’iniziativa. “Fin dalla notte dei tempi – spiega Roberto Calabrese, direttore del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra – uno dei problemi principali dell’uomo era quello di spiegare i fenomeni naturali. Questa necessità di rispondere ai nostri bisogni di conoscenza dà l’essenza alla nostra vita, ma l’accrescimento della conoscenza passa dal tramandare il sapere e quindi il mestiere: la valenza superiore dell’evento, infatti, è comunicare l’entusiasmo dei ricercatori per far capire a qualche giovane che questo è il suo futuro”.

La novità di questa edizione è data dalla nascita del canale de “I Venerdì dell’Universo” su Youtube. “Il nuovo canale – comunica Michele Parise del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e coordinatore tecnico della manifestazione – ha svariati vantaggi: sarà visibile da qualsiasi dispositivo, sarà disponibile anche in differita e soprattutto permetterà di seguire le conferenze anche da casa in caso di tutto esaurito alla sala Estense”.