Cronaca
10 Gennaio 2015
Il centro diretto da Massimiliano Mazzanti partecipa al progetto europeo

Unife fa rete sulla green economy

di Redazione | 2 min

Prof. Mazzanti (1)Il centro di ricerca interuniversitario Seeds (Sustainability, Environmental Economics and Dynamics Studies) promosso e costituito dai dipartimenti di Economia dell’Università di Ferrara, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università di Bologna, diretto da Massimiliano Mazzanti di Unife, parteciperà al progetto Green.eu – European Global Transition Network on Eco-Innovation, Green Economy and Sustainable Development – uno dei primi Grant H2020 dell’Università di Ferrara.

Il progetto, che durerà quattro anni e avrà partenza formale nel kick off meeting di inizio marzo a Bruxelles, vedrà partecipare oltre al centro ferrarese, il Centre for European Economic Research (Germania, leader), la Foundation Tecnalia Research and Innovation (Spagna), il Maastricht Economic and Social Research Institute on Innovation and Technology, la Netherlands Organization for Applied Scientific Research, il King’s College London, il Technical Research Institute of Sweden, la Stellenbosch University (South Africa), l’Ucl London, la KnowlEdge Srl (Italia), ed il Local Governments for Sustainability (Germania).

“La rete green.eu – spiega Mazzanti – è progettata per affrontare l’analisi e la diffusione di conoscenze dei processi legati alla ‘green economy’: ad esempio, un obiettivo importante è identificare i successi ed i fallimenti per l’effettiva adozione di tecnologie che possano creare risultati vantaggiosi per tutti. La rete consoliderà i concetti relativi alla eco-innovazione e il loro ruolo in attuazione di una strategia di economia verde volta a raggiungere lo sviluppo sostenibile, coinvolgendo paesi industrializzati e in via di sviluppo, così come quelli in transizione. Inoltre, la rete svilupperà linee guida per l’integrazione delle strategie di eco-innovazione e l’economia verde nel lavoro della Commissione europea. Un altro elemento importante sarà il trasferimento di eco-innovazione e il dialogo tra le diverse parti del mondo (con legami Nord-Nord, Nord-Sud, Sud-Nord e Sud-Sud) ‘personalizzando’ le esigenze di strategia dei paesi sviluppati e paesi in transizione, mediante la definizione di best practices su policy e management”.

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