Cento. Nelson Zagni, attivista del gruppo Cento 5 Stelle, critica il Piano emergenza sisma, nel quale nota “distonie a dir poco esagerate”. In particolare balzano agli occhi di Zagni i 24 milioni di euro utilizzati per il ripristino delle 18 chiese, quasi 10 milioni dei quali per quella di Buonacompra.
“Che i beni storici debbano essere mantenuti non c’è dubbio alcuno – osserva Zagni – ma bisogna anche considerare il periodo storico economicamente disastroso di tutta la nazione, dove manca il denaro per tutto, scuole, ospedali, lavoro, ecc., specialmente nel nostro territorio dove abbiamo, ancora, dopo oltre due anni e mezzo, una grave situazione abitativa, conalcune decine di famiglie che vivono nei moduli abitativi, che dovrebbero essere temporanei, ma visto il tempo passato, sono diventati tutt’altro”. L’attivista rimarca poi l’assenza ancora delle scuole e i problemi che riguardano le attività economiche, “che ancora oggi non dispongono del denaro per rifare o ricostruire le loro sedi di produzione”.
“Oltretutto – prosegue Zagni – la chiesa S. Martino di Tours, è una struttura dedicata, che pur essendo molto antica, ha ben pochi legami con il citato santo, per giunta, come ovvio che sia, fatta di materiali molto degradati dal tempo, che potranno sicuramente essere ripristinati, ma altrettanto sicuramente, visto che viviamo in zona sismica, se si dovesse ripetere nei prossimi anni un altro terremoto, si dovrà rifare tutto o quasi, con un’altra montagna di denaro tolto al fabbisogno collettivo”.
“Sarebbe opportuno pensare maggiormente alla situazione sociale – conclude Zagni -, urge, risolvere il problema Map (Moduli abitativi provvisori): è una storia che deve finire in pochi mesi, non si possono lasciare tante persone e bambini a vivere in quelle condizioni, in fin dei conti, si tratta di baracche di legno e plastica, igienicamente non sopportabili per molto tempo”.