Politica
18 Dicembre 2014
La consigliera forzista contro l'ipotesi di 'restayling' delle bancarelle natalizie: "Realizziamo il tutto con imprenditori ferraresi"

Fiera ‘tirolese’, Peruffo: “Quali benefici per Ferrara?”

di Redazione | 2 min

fiera-regaloFiera del regalo e ‘casette tirolesi’: un’ipotesi che ha già sollevato diverse critiche e che trova l’opposizione anche della consigliera comunale di Forza Italia Paola Peruffo, che elenca i motivi del su dissenso: “Primo – afferma -: perché mai Ferrara per essere rilanciata nel periodo natalizio avrebbe bisogno di un’atmosfera montana che nulla c’entra col nostro territorio e la nostra vocazione? Qui c’è la nebbia, non la neve. Due: perché le proposte devono arrivare da ‘fuori’, in questo caso da Padova, seppure col supporto di Ascom Ferrara? Non abbiamo noi qui interlocutori credibili per realizzare progetti ad hoc? Forse l’attuale tensostruttura che accoglie gli esercenti non è il massimo in termini di estetica, ma neppure le casette di legno di fianco al Duomo mi paiono in armonia con l’arredo urbano, a maggior ragione alla luce degli interventi di riqualificazione recentemente portati a termine dal Comune”.

Ma, questioni estetiche a parte, la Peruffo si domanda soprattutto quali nuove opportunità potrebbe portare l’ipotesi ‘tirolese’: “A parte il vantaggio di chi realizzerebbe le casette – continua la consigliera -, i benefici per gli ambulanti quali sarebbero? Vendere prodotti del territorio? Benissimo. Non credo ci sia necessità delle casette. Ma se davvero non vi fosse altra strada alle piccole baite, allora realizziamo il tutto con imprenditori ferraresi”.

Il principale problema della nuova ipotesi sulla fiera del regalo sta quindi nel fatto, secondo la consigliera, delle mancate ricadute per le imprese e i commercianti ferraresi: “Facciamo in modo – suggerisce la Peruffo – che alla Fiera del Regalo partecipino in eguale misura le associazioni di categoria, che vi sia il medesimo coinvolgimento di tutte. Puntiamo più sulla vendita di prodotti di nicchia, i nostri, evitando banchi che potremmo trovare in qualsiasi giorno di mercato. Operiamo una scelta, facciamo una selezione, ma facciamo vincere il territorio. E facciamo sintesi tra necessità commerciali e vocazione culturale. Creiamo un evento capace di attrarre turisti e rendere orgogliosi i ferraresi.Ma smettiamola di voler fare credere che a Ferrara si potrebbe venire attirati dalla nuova Fiera del Regalo o non venire disincentivati da quella in corso. E’ troppo semplicistico, perché Ferrara è molto di più. Quindi, sulla Fiera del Regalo, istituiamo un tavolo, col Comune e le associazioni di categorie, evitando la corsa al progetto che arriva per primo. Perché questa polemica ha dato di Ferrara l’immagine di una città in cui si conduce una guerra tra poveri. Invece di nobilitarla, forse, l’abbiamo svilita”.

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