Si è insediato quest’oggi in prefettura, dopo la recente ricostituzione richiesta dal direttore provinciale del lavoro, il Comitato per l’emersione del lavoro sommerso (Cles), organo deputato a orientare a livello locale le attività in materia di contrasto al lavoro nero e irregolare. All’incontro erano presenti i rappresentanti delle diverse Amministrazioni ed organismi coinvolti. Tra questi, oltre alla prefettura ed alla direzione territoriale del lavoro, Ausl, Inps, Inail, Anci, Unindustria, Cna, Ascom, Confcommercio e le associazioni sindacali Cgil e Uil. Hanno partecipato alla riunione anche il vice comandante del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri e il vice comandante del comando provinciale della guardia di finanza ed il rappresentante dell’agenzia delle Entrate.
Il prefetto Michele Tortora nel rivolgere un saluto ai presenti, ha voluto sottolineare l’importanza che l’attività del Cles riveste nella lotta al “lavoro nero”, una piaga sociale cui occorre dare risposte mirate in particolare ponendo in essere strategie operative condivise frutto di un’azione sinergica tra le varie istituzioni coinvolte, finalizzate alla tutela dei lavoratori e delle aziende che operano nella legalità.
Nel corso dell’incontro il direttore della direzione territoriale del lavoro, Alessandro Millo, ha chiesto la collaborazione di tutte le parti sociali e degli organi di vigilanza per affrontare il fenomeno del lavoro nero e irregolare ed ha espresso la volontà di imprimere al Cles un ruolo pienamente operativo ed efficace, facendone un momento qualificato nell’orientare l’attività ispettiva e di controllo sui fenomeni più gravemente distorsivi del mercato del lavoro nell’ambito della provincia.
In tale ottica si è convenuto di individuare tra gli obiettivi prioritari la vigilanza sugli appalti “sotto costo” vale a dire offerti a tariffe inferiori al costo minimo del lavoro che attualmente si aggira attorno ai 16/17 euro orari.