Sport
14 Dicembre 2014
Finisce 2 a 0 per la Carrarese e i giocatori lasciano lo stadio scortati tra la protesta dei tifosi della Curva

La Spal crolla e viene contestata

di Federico Pansini | 5 min

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(foto di Riccardo Scardovelli)

Per raccontare il giorno più brutto dell’ultimo biennio spallino bisogna partire dal dopo gara: sono le 20 e 45, e un’ora dopo il fischio finale, i giocatori lasciano lo stadio. Lo fanno, su espressa richiesta dei rappresentanti della Curva Ovest, uscendo dall’ingresso principale della tribuna del “Mazza”, scortati in maniera massiccia da steward e forze dell’ordine, in mezzo ad un corridoio di circa cento supporters biancazzurri, inferociti dopo l’ennesima prova negativa della squadra estense, sconfitta 2 a 0 davanti al proprio pubblico dalla Carrarese.

LA CONTESTAZIONE. La protesta dei tifosi spallini prende dunque il sopravvento sulla cronaca sportiva. Passano pochi minuti dal fischio finale, e i rappresentanti del cuore pulsante del tifo biancazzurro chiedono ed ottengono di incontrare la dirigenza: lontano da occhi indiscreti, e per circa venti minuti, un colloquio civile ma dai toni accesi, in cui gli esponenti della Curva si confrontano con Francesco e Simone Colombarini, il Presidente Walter Mattioli e il digì Davide Vagnati. Davanti agli ingressi di tribuna stampa ed autorità sono in circa un centinaio i supporters in attesa della squadra e al termine del conciliabolo con i vertici societari, gli esponenti della Curva spiegano: «Abbiamo chiesto e ottenuto che tutta la squadra lasci lo stadio passando dall’ingresso principale, perchè da uomini quali sono è giusto che come prendono gli elogi quando le cose vanno bene, sappiano affrontare pure la rabbia di chi li segue e li sostiene, in casa ed in trasferta, ogni partita. Non siamo bestie, quindi nessuna provocazione fisica e nessun gesto plateale».

E così è: quando il “Mazza” è ormai deserto, con mister Semplici, Mattioli e Vagnati a guidare il gruppo, i giocatori abbandonano a testa bassa l’ingresso della tribuna, scortati da forze dell’ordine e steward, accompagnati da applausi ironici, a cui seguono improperi e cori piuttosto eloquenti. La squadra raggiunge le macchine parcheggiate nel curvino e lascia il “Mazza” chiudendo così il pomeriggio da incubo.

LA GARA. Da incubo, anche la gara giocata dai biancazzurri: la prima dopo l’esonero di Oscar Brevi, la prima della nuova guida tecnica Leonardo Semplici. Il neo allenatore si affida al 4-3-3, schierando Lazzari, Aldrovandi, Gasparetto e Giani davanti a Menegatti, Gentile, Togni e Filippini nella linea mediana, e il tridente con Di Quinzio e Finotto a supporto di Fioretti. Le indicazioni sono quelle di un gioco maggiormente palla a terra, più velocità nella costruzione della manovra, propensione offensiva. L’inizio è incoraggiante, con Lazzari e Di Quinzio che nei primi 10′ confezionano due occasioni: il velocissimo esterno trova la deviazione di un difensore su una conclusione a giro dal versante di destra, il trequartista ci prova su punizione ma trova la risposta a terra di Calderoni, a cui segue l’intervento della difesa ospite che ‘pulisce’ l’area.

Al quarto d’ora il “blackout” spallino, da cui poi Giani e compagni non si riprenderanno più: Gasparetto appoggia per Menegatti, che controlla male e regala il pallone a Cellini. Il portiere estense interviene alla disperata ma la palla finisce sui piedi di Merini che insacca a porta sguarnita.

La reazione estense si esaurisce sulle punizioni di Giani: in due occasioni il capitano biancazzurro calcia dal limite, ma la palla termina di poco alta sopra la traversa con Calderoni a controllare la traiettoria. Pericolosa invece la Carrarese poco prima dell’intervallo: Gorzegno conclude dal limite, Menegatti si distende sulla sua sinistra e tocca la palla in angolo.

Ad inizio ripresa ci prova Finotto, con un sinistro da posizione defilata che termina la sua corsa di poco sul fondo. Passano però 9′ del secondo tempo, e la Spal crolla, definitivamente: pallone dalla sinistra servito a centro area da Pedone, tocco involontario di Gasparetto che favorisce Merini, appostato all’altezza del dischetto, e destro implacabile per il raddoppio della Carrarese.

Il pubblico del “Mazza” esplode e la Ovest, che sin da inizio stagione ha sempre sostenuto la squadra, perde la pazienza: iniziano i cori contro la squadra, dal più classico “Andate a lavorare” sino al “Mattioli portali in cantiere”. La mezz’ora, restante, della partita è una vera e propria agonia accompagnata dalla contestazione del pubblico estense: la Spal non c’è e perde completamente la testa rimanendo addirittura in nove (come accaduto nella prima giornata di campionato contro il Pontedera) per le espulsioni di Filippini (doppio giallo) e del neo entrato De Cenco (gomitata ad un avversario al 90°).

Al fischio finale, il “Mazza” diventa una bolgia di fischi, la squadra si avvia verso la Curva ma poi, con i tifosi biancazzurri inferociti, decide di fare marcia indietro ed avviarsi negli spogliatoi. Prima del dopo gara, di cui abbiamo già scritto in precedenza.

La Spal saluta il proprio pubblico nel modo peggiore, per il 2014. L’ultima gara dell’anno è in programma sabato prossimo sul campo della Pistoiese: necessario trovare un risultato positivo, per il morale, più che mai sotto i tacchi e soprattutto per invertire una scia negativa che oggi vede i biancazzurri a ridosso della zona play out.

Il tabellino della gara con i voti:

SPAL-Carrarese  0-2

SPAL: Menegatti 4,5, Lazzari 5,5, Giani 5, Togni 4,5, Aldrovandi 5, Gasparetto 4,5, Filippini 4,5, Gentile 4 (29’ st De Cenco 4), Fioretti 5 (22’ st Germinale 5), Di Quinzio 5,5, Finotto 5,5. A disp.: Albertoni, Capece, Landi, Legittimo, Silvestri. All.: Semplici 5.

Carrarese: Calderoni, Berra, Gorzegno (41’ st Lancini), Castagnetti, Sbraga, Teso, Brondi, Pedone (22’ st Galli), Cellini, Belcastro (34’ st Gherardi), Marini. A disp.: Zanotti, Benassi, Ademi, Di Nardo. All.: Remondina

Arbitro: Luciano di Lamezia Terme  6

Marcatore: 20’ pt e 9’ st Merini

Note: spettatori 2770. Ammoniti: Pedone, Castagnetti, Gentile, Belcastro  Espulso Filippini al 37’ st per doppia ammonizione; De Cenco al 44’ st per fallo pericoloso su un avversario. Angoli: 7-4. Recupero: 0’ pt; 4’ st

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